Non è Denise: il test sulla 20enne bosniaca è negativo. Piera Maggio: un’arancia meccanica emotiva

4 Mar 2023 17:44 - di Lorenza Mariani
Denise

Ancora una dolorosa delusione per mamma Piera: non è Denise Pipitone, la bambina di 4 anni scomparsa l’1 settembre del 2004 da Mazara del Vallo, e che oggi avrebbe 23 anni, la ragazza bosniaca di nome Denisa che assomiglia alla bimba siciliana. La comparazione del dna della ragazza bosniaca con quello di Denise Pipitone ha dato esito negativo. Gli accertamenti genetici, disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello, e di cui ha dato conto ieri sera la trasmissione Quarto Grado, hanno dato esito negativo. Denisa risulterebbe domiciliata alla periferia di Roma e sarebbe nata il 29 settembre 2002, data che non coincide con quella della nascita di Denise Pipitone avvenuta nel 2000.

Caso Denise, ancora una delusione: il test sulla 20enne bosniaca ha dato esito negativo

Del resto, la 20enne bosniaca lo aveva detto. E oggi il Tgcom 24 lo ribadisce: «Sono Denisa, sono di Tuzla in Bosnia, e il 10 torno lì a trovare mia madre. I miei genitori sono di là, io non sono italiana». Prima ancora che il risultato del Dna fugasse ogni dubbio sulla sua vera identità, Denisa Beganovic spiegava ai giornalisti che non è lei Denise Pipitone. E di sapere esattamente chi siano. «Sono bosniaca, so chi sono mio padre e mia madre. Ora parlano di questa storia che dovrei essere un’altra, ma è solo una storia»…

L’ultimo colpo alla speranza dopo anni di indagini, piste e segnalazioni

Così si ritorna al punto di partenza. Un punto che dopo anni di indagini, testimonianze tardive, depistaggi e sentenze, cristallizza la situazione al primo settembre di 19 anni fa, quando la piccola Denise sparì nel nulla e la sua vita venne avvolta in un alone di mistero, che si è fatto sempre più fitto anno dopo anno. Inchiesta dopo inchiesta. Pista dopo pista. E, soprattutto, dopo tante, tantissime segnalazioni e relativi accertamenti genetici che, come quello di oggi, hanno sempre dato esito negativo. Un’altalena emotiva mozzafiato per i genitori della piccola che Age progression e ipotesi investigative ci hanno insegnato a immaginare come una giovane donna dal destino misterioso.

Denise come Angela Celentano, tanti tutti al cuore, tanti buchi nell’acqua

Un volto e un possibile presente, quello di Denise, che ha di volta in volta acquisito per qualche ora – e a volte persino per diversi giorni – i connotati e la quotidianità di una ragazza russa in cerca della madre naturale (con tanto di circo mediatico annesso e connesso). Di giovanissime bimbe rom. Una volta, addirittura, di una ragazza che vive in Ecuador: una delle tante piste scattate dopo una segnalazione sui social. Tutti buchi nell’acqua. E tutti tuffi al cuore per Mamma Piera e papà Piero. Così come accaduto per Angela Celentano, la cui incessante ricerca proprio nei giorni scorsi ha segnato un altro colpo a vuoto.

Piera Maggio: «Noi genitori coinvolti in un’arancia meccanica dei sentimenti»

La piccola scomparsa il 10 agosto del 1996 durante una gita con la famiglia sul Monte Faito, a Vico Equense (Napoli), non rivive nella modella sudamericana 31enne che si pensava e sperava fosse lei. Gli esiti dell’esame del Dna  hanno spento la speranza e rigettato Catello e Maria nello sconforto… Lo stesso che oggi hanno rivissuto ancora una volta Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone. I quali, commentando la notizia data ieri sera da Quarto grado di un prelievo di Dna effettuato su una ragazza bosniaca che vive in un campo rom di Roma, hanno dichiarato: «Un tuffo al cuore, sono fatti che non dovrebbero nemmeno accadere. Le notizie, “specialmente quelle particolari”, dovrebbero passare prima da noi genitori. E dopo alla stampa, (con tutto rispetto). Questo non è umanamente corretto. Siamo coinvolti in un arancia meccanica dei sentimenti».

 

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