Neonato morto dopo la circoncisione in casa, arrestate due nigeriane. Indagata anche la madre

27 Mar 2023 18:18 - di Natalia Delfino
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Ci sono due fermi per il caso del neonato nigeriano dei Castelli Romani morto il 24 marzo per una circoncisione eseguita in casa. Si tratta di due donne anch’esse nigeriane per le quali il pm di Velletri ha formulato i reati di omicidio preterintenzionale aggravato ed esercizio abusivo di professione. Le due sono state portate a Rebibbia, dove ora si trovano in attesa della convalida del fermo. La madre del piccolo, che al precipitare della situazione era corsa in strada a cercare aiuto, è a sua volta indagata per concorso in omicidio preterintenzionale, ma si trova in stato di libertà.

I «gravi elementi indiziari» nel caso del neonato morto per la circoncisione

Sebbene si attenda l’autopsia per avere certezza delle cause della morte del bambino, che aveva 20 giorni, le indagini svolte dai carabinieri, coordinati dalla Procura di Velletri, hanno a consentito di raccogliere «gravi elementi indiziari» sul fatto che la madre del neonato avesse contattato le due donne perché eseguissero la circoncisione rituale.

Il disperato tentativo di salvare il bimbo

Quando poi, dopo l’intervento effettuato la mattina del 24 marzo, il bambino ha iniziato a stare male la madre ha immediatamente chiamato i soccorsi e si è anche precipitata in strada chiedendo di essere aiutata da una pattuglia che stava eseguendo un posto di blocco. La corsa verso il Policlinico di Tor Vergata, però, si è rivelata inutile e il bambino è morto lungo il tragitto.

In casa di una delle due nigeriane sequestrati oltre 4mila euro

Nel corso delle indagini i carabinieri hanno sequestrati i cellulari di tutti i soggetti coinvolti nella vicenda. Sequestrati anche oltre 4.200 euro, trovati in casa della donna che avrebbe materialmente eseguito la circoncisione e considerati i proventi dell’esercizio abusivo della professione. Sempre in casa della donna gli uomini dell’Arma hanno anche trovato e sequestrato diversi farmaci e molte siringhe.

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