Narcotizzano e rapinano anziani, una delle donne fermate già condannata per la morte di un 80enne
Narcotizzavano anziani per rapinarli: nell’ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di due donne, gravemente indiziate di aver compiuto 11 episodi di rapina aggravata, e un episodio di furto in abitazione – reati commessi a Roma tra settembre 2022 e marzo 2023, ai danni di anziani tra gli 80 e i 90 anni – è emerso che una delle due complici, la 51enne Natascia Glaudi, circa vent’anni fa è stata già condannata a 11 anni per omicidio preterintenzionale.
Narcotizzano e rapinano anziani: arrestate due donne
L’indagine, condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere. E coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, è stata avviata a seguito di una rapina avvenuta il 9 settembre 2022 nei confronti di un novantenne, in zona Bravetta. Nella circostanza una donna, dopo aver avvicinato con una scusa l’anziano in strada, e dopo averlo convinto a rientrare a casa in sua compagnia, lo avrebbe narcotizzato con una bevanda contenente uno stupefacente o altro narcotico. E, approfittando del suo stato di confusione, gli ha rubato bancomat, soldi in contante, e il telefono cellulare (per evitare che potesse chiamare i soccorsi).
Anziani storditi e rapinati, una delle arrestate già condannata per la morte di un 80enne
Ebbene oggi, risalendo dall’ultimo caso ai possibili precedenti, spunta fuori che una delle due donne arrestate – finita in carcere insieme alla trentenne Meghi Lucchesi – circa vent’anni fa – come emerge dall’ordinanza di custodia cautelare – provocò la morte di un’anziana vittima, deceduta proprio a causa della somministrazione di sostanze psicoattive. In particolare, di benzodiazepine. Pertanto, il gip di Roma Andrea Fanelli, nell’ordinanza cautelare parla di «assoluta insensibilità» e di «estrema pericolosità» delle due donne.
Il gip nell’ordinanza parla di «elevata caratura criminale delle indagate»
E sottolinea le «allarmanti modalità di commissione dei reati» ai danni di «soggetti ultrasessantacinquenni. Perlopiù ottantenni e novantenni». Derubati e narcotizzati con un «modus operandi che presuppone un’accurata pianificazione dei reati. Attraverso sopralluoghi preliminari presso le abitazioni delle vittime». Come «attraverso lo studio dei luoghi abitualmente frequentati, e al fine di poterle adescare (offrendo loro aiuto nel portare le buste della spesa, ecc) per conquistare la loro fiducia».
Le due hanno continuato a infierire sugli anziani anche dopo perquisizioni e indagini
Una volta avvicinati e carpita la loro fiducia, le due offrivano agli anziani bevande con all’interno sostanze narcotizzanti. «L’estrema pericolosità delle condotte discende dal fatto che le sostanze narcotizzanti, benzodiazepine – che sono particolarmente insidiose», scrive il gip, «sono state somministrate a soggetti molto anziani. Soggetti che notoriamente sono portatori di diverse patologie legate all’età avanzata. Con il rischio di gravi conseguenze per la loro salute. Come sembra essere accaduto per una delle vittime: «Narcotizzata» e «deceduta a distanza di 5 giorni dall’ingestione della sostanza».
«Mostrano un totale sprezzo del pericolo e una notevole determinazione a delinquere»
«L’elevata caratura criminale delle due indagate – conclude quindi il gip Fanelli – è dimostrata inoltre dal fatto che le due hanno continuato a commettere le rapine. L’ultima il marzo scorso». Ossia, «anche dopo che a dicembre erano state sottoposte a perquisizione. E trovate in possesso della refurtiva di una rapina commessa pochi minuti prima ai danni di un’anziana. Mostrando con ciò un totale sprezzo del pericolo di essere scoperte. Ed una notevole determinazione a delinquere».