Meloni a Legacoop: “Avete grandi meriti, ma attenzione all’uso distorto delle cooperative”
“Contrastare l’uso distorto della forma cooperativa è una priorità. E in questa battaglia il governo può e deve sapere contare sul presidio di legalità, vigilanza e controllo esercitato da chi fa impresa cooperativa”. Così il premier Giorgia Meloni, nel messaggio di saluto inviato al 41esimo Congresso nazionale di Legacoop.
Legacoop, il saluto di Meloni: i bisogni della persona al primo posto
Le sfide che siamo chiamati ad affrontare – prosegue il presidente del Consiglio – richiedono sempre di più la necessità di mettere i bisogni delle persone prima di qualunque altra cosa. ” un cammino che passa anche dalla capacità di valorizzare ciò che unisce rispetto a ciò che ci divide. E di riconoscerci tutti come parte di una sola comunità. Questa è la strada da fare, tutti insieme. Un cammino che, sono certa, ci vedrà uniti”.
Il modello cooperativo protagonista del tessuto economico e sociale
Quindi focalizza il ruolo dello strumento cooperativo. “L’articolo 45 della Costituzione – dice Meloni – riconosce e tutela la funzione sociale della cooperazione. Ed è nostro compito difenderla e promuoverla. Il protagonismo economico e sociale delle imprese cooperative ha ricoperto un ruolo fondamentale nella costruzione dell’Italia. E ha saputo incidere in modo significativo sul nostro tessuto economico e produttivo. Dando vita ad un modello di fare impresa capace di mettere insieme lavoro, inclusione sociale e solidarietà”.
“Avete investito dove il mercato non lo riteneva cooperativo”
Il movimento cooperativo ha investito dove il mercato non lo riteneva remunerativo, ha saputo valorizzare storie e identità che altrimenti sarebbero andate perdute. Ha saputo generare protagonismo e partecipazione. È stato in grado di trovare sempre risposte nuove ai mutamenti economici e sociali che la nostra Nazione ha vissuto in questi decenni. La centralità della persona e l’attenzione per il territorio, due valori che contraddistinguono da sempre il movimento cooperativo, rappresentano un argine alle discriminazioni e allo sfruttamento del lavoro”.
Attenzione a un uso distorto delle cooperative
Ma, ha rimarcato il presidente del Consiglio, “è fondamentale tracciare una linea netta tra chi fa buona cooperazione e chi calpesta la dignità le persone. Tra chi applica il principio di sussidiarietà e chi utilizza il movimento cooperativo per avere un tornaconto personale”.