Meloni a Bruxelles pensa all’interesse nazionale, Fratoianni pensa all’antifascismo

24 Mar 2023 16:00 - di Redazione
Meloni

Altro che Giorgia Meloni a “mani vuote” come qualche giornale antigovernativo ha titolato oggi. La premier a Bruxelles ha posto sul tavolo questioni che hanno incontrato l’attenzione e sollecitato l’impegno di tutte le altre nazioni Ue. Sulla materia migratoria c’è stato “un cambio di passo impresso nello scorso Consiglio – ha detto Meloni nel punto stampa – ma adesso la migrazione rimane una priorità degli obiettivi dell’Ue”, con una “verifica dell’implementazione dei risultati nel prossimo Consiglio europeo. Questo dimostra che non si trattava di uno spot e di un’iniziativa singola”. “Lavoriamo alla concretezza dei risultati che mi sembrano buoni e dimostrano la buona fede nell’affrontare questa materia” per cui l’Italia può dirsi “soddisfatta”.

Incontro lungo e proficuo con Macron

Ha quindi spiegato che con il presidente Macron c’è stato un incontro lungo e importante, con al centro il tema della bomba migratoria che potrebbe arrivare dalla Tunisia. Un giudizio confermato dallo stesso Macron: “Abbiamo avuto un’ottima discussione con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha permesso di chiarire molti argomenti e di definire le modalità con le quali possiamo andare avanti insieme a livello bilaterale ed europeo, come credo che sia nostra responsabilità”.

Meloni: maggiore collaborazione tra Italia e Francia

Anche Meloni si è detta soddisfatta del bilaterale con Macron che segna una nuova fase di collaborazione con la Francia dopo il gelo dei mesi scorsi. Ai giornalisti a Bruxelles che le chiedono se ci sia volontà di una maggiore collaborazione tra Italia e Francia, la premier risponde: “Penso assolutamente di sì, mi pare ci sia voglia di collaborare su materie che sono sicuramente di importanza strategica, penso alla questione migratoria, sulla quale registro una grande disponibilità ad affrontare la questione in modo strutturale da parte del presidente Macron, sulle materie industriali, su alcune cose sulle quali anche gli interessi nazionali della Francia e dell’Italia possono collimare”.

Bilaterali col premier portoghese e con quello greco

“Mi pare – sostiene ancora Meloni – che ci fosse un clima sicuramente molto produttivo e molto favorevole e questo credo possa essere utile per affrontare alcune sfide che sono comuni. Sono soddisfatta di questo bilaterale, come degli altri bilaterali, con il premier portoghese, con il primo ministro greco”. Il presidente del Consiglio rivendica “una centralità, un protagonismo dell’Italia del quale io vado fiera e che dimostra che possiamo sicuramente contare e far valere di più i nostri interessi, cercando le sintesi con quelli degli altri che sono più che legittimi come lo sono i nostri”.

Fratoianni pensa agli antifascisti

A chi le ha fatto notare che l’opposizione, nelle vesti del dotto Nicola Fratoianni, contesta la dizione “italiani” per le vittime delle Fosse Ardeatine sostenendo che Meloni avrebbe dovuto dire che si trattava di “antifascisti”, Giorgia Meloni risponde con un’espressione di incredulità: “Li ho definiti italiani – replica – che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Mi pare un termine onnicomprensivo storicamente”. Da notare che Fratoianni aveva già preso una cantonata su Ernest Renan ma prosegue indefesso nella sua becera propaganda.

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