L’IT made in Italy di Almaviva per una nuova Sanità con il cittadino al centro del sistema

30 Mar 2023 17:32 - di Redazione

Quanto possono influire le tecnologie digitali, tra cui la stessa intelligenza artificiale di cui tanto si discute in questi giorni, nel rendere più fruibile una sanità moderna e meno burocratica? E’ una scommessa che riguarda gruppi operanti nell’IT made in Italy come Almaviva, il cui direttore generale Antonio Amati spiega come la digitalizzazione sia un elemento centrale di una sanità più accessibile e al passo con i tempi.

Una scommessa che diviene operativa, da ultimo, con i servizi che saranno gestiti da Almaviva (che si è aggiudicata le relative gare Consip) in ambito sanitario: servizi ospedalieri come la Cartella Clinica Elettronica, i sistemi di gestione dei ricoveri e delle dimissioni ed i sistemi di Telemedicina; i  Servizi al Cittadino, i Sistemi informativi per la gestione dei procedimenti amministrativi e contabili e per la data governance.

Almaviva ha anche allo studio un progetto per l’applicazione dell’intelligenza artificiale all’analisi delle malattie croniche. Qui il vantaggio per il paziente è dato dal fatto che l’intelligenza artificiale può lavorare una quantità di dati che un essere umano non potrebbe elaborare e dunque è possibile fornire suggerimenti utili agli specialisti.

Le tecnologie digitali giocano un ruolo fondamentale per trasformare i processi di cura e salute, a partire dagli aspetti clinici e diagnostici fino a quelli organizzativi e logistici, assicurando flessibilità al sistema e liberando risorse – dice Antonio Amati – il digitale è l’elemento abilitante di una nuova Sanità basata sui dati e sull’informazione, sull’interoperabilità dei sistemi, sui servizi fruibili e accessibili ai cittadini in tempi rapidi e in base alle necessità. Nella visione Almaviva il modello di salute pubblica deve porre al centro il cittadino assieme alla sicurezza dei suoi dati e la telemedicina rappresenta una parte fondamentale del Sistema”.

Il gruppo Almaviva è già attivo nel progetto della Piattaforma Nazionale di Telemedicina. La durata della intera concessione è di 10 anni: a una prima fase di progettazione e realizzazione, seguirà una fase di gestione, in cui la Piattaforma continuerà a incrementare i suoi servizi, in linea con le evoluzioni della Sanità Digitale. La Piattaforma Nazionale di Telemedicina (PNT), mettendo in comunicazione l’Amministrazione Centrale con le Amministrazioni locali, avrà come principale obiettivo la governance e il monitoraggio centralizzato dei processi di Telemedicina attuati a livello regionale.

Nel segmento Digital Health Care sono quattro le principali direttrici di intervento – telemedicina, cloud, piattaforme e sistemi regionali ed area clinica – sostenute da capacità di innovazione tecnologica e orientate a una presa in carico globale del paziente, con l’obiettivo di creare un ecosistema sanitario nazionale integrato e cooperante sia relativo ai processi amministrativi che ai processi clinico-sanitari.

Tutti i progetti realizzati, come i sistemi per il Ministero della Salute, presso regioni importanti come la Lombardia e la Campania sono improntati alla creazione di asset digitali abilitanti una profonda e concreta innovazione tecnologica.  A livello locale di sicuro interesse è il progetto per la nuova cartella clinica della Regione Lombardia, in fase di realizzazione, e la Rete Oncologica Campana che supporta in una materia così delicata, i centri oncologici regionali nella presa in carico e gestione dei percorsi di cura dei pazienti.

“Siamo orgogliosi – commenta il direttore Amati – di dare il nostro apporto a un progetto importante e strategico, volto a offrire vantaggi percepibili dalle persone in un’ottica di accessibilità, inclusione, efficienza e risparmio”. Obiettivi in linea, tra l’altro, con la mission in tema di sanità tracciata dal Pnrr.

 

 

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