In Ucraina il business dell’utero in affitto sotto le bombe: 30 coppie italiane al mese, costo 66mila euro

28 Mar 2023 13:40 - di Alessandra Danieli

Un vero e proprio  business alimentato dalla  guerra che sfrutta le donne ucraine poverissime. La maternità surrogata in Ucraina è una delle opzioni preferita dagli europei. Più di 3000 famiglie all’anno, scelgono di ricorrere all’utero in affitto in Ucraina. Dove la pratica è particolarmente economica.

L’utero in affitto, in Ucraina è un business da anni

“Ho bisogno di crescere i miei figli, ho bisogno di dar loro da mangiare. La guerra prende e non dà denaro». Sono le parole drammatiche raccolte dal canadese Globe anda mail da Olena, una giovane donna ucraina. In attesa di consegnare il bambino a una coppia australiana.

Un giro di affari da 40mila a 65mila euro

Da 40mila a 65mila euro pagabili anche a rate. Questi i numeri del giro di affari che ruota intorno alla maternità surrogata in Ucraina. Dove è  regolamentata per legge e viene praticata da anni regolarmente da cliniche all’avanguardia.

Parla la responsabile della  Biotexcom

Ogni mese – racconta all’Adnkronos Iriana Isaienko responsabile del reparto maternità surrogata della famigerata Biotexcom – sono una trentina le coppie italiane che volano s Kiev per  avere (comprare)  un bambino. “Nella nostra clinica abbiamo reparti per paesi anglofoni, per la Germania, per la Spagna, anche per la Cina”, spiega. “Da noi si rivolgono ogni mese trenta coppie italiane. Non tutte le domande vanno poi a buon fine, anche per ragioni economiche. Non abbiamo smesso di lavorare nemmeno con la guerra“.

I requisiti richiesti per accedere alla pratica

“Per poter accedere al percorso – spiega Irina – la coppia deve essere eterosessuale e sposata ufficialmente. È necessario un motivo valido che impedisca di portare a termine una gravidanza. La responsabile del reparto, va da sé, contesta  le accuse di pratica “razzista”. ” La donna che si candida da noi per diventare una mamma surrogata non porterà in grembo un bambino geneticamente suo. La legge ucraina prevede che sia un embrione formato dal 100% del materiale genetico della coppia o almeno dal 50%. Nel caso sia il liquido seminale del marito, l’ovocita sarà una donatrice, una terza donna anonima“. Ma basta questo per eliminare il cordone ombelicale della madre surrogata con il bambino?

La donna deve avere almeno 22 anni e un figlio

Ecco le regole di Kiev per affittare il proprio utero. “Una donna può diventare una madre surrogata a condizione che abbia almeno un suo figlio sano. E che abbia almeno 22 anni. Se la salute lo permette, si può prestare il proprio utero fino a tre volte”.

I costi variano a seconda dei contratti

Generosità? “Naturalmente c’é un compenso – dice Irina all’Adnkronos – ma è più che altro un rimborso per le mancate entrate lavorative in gravidanza. Spesso sono che spesso lavorano. Che magari sono già in maternità approfittano per portare avanti una gravidanza per conto di altri. Per guadagnare qualcosa (da 40mila euro in su, ndr). E aiutare chi non riesce a diventare genitore”.

Le Madonne non sono schiave, il corpo è loro

I costi variano a seconda dei tipi di contratto stipulati. “Proprio perché la richiesta delle coppie supera notevolmente il numero delle madri surrogata. Si parte da 39.900 euro a 49.900 ai 64.900 euro, e si paga a rate“. La responsabile del reparto maternità surrogata a Kiev, da dieci anni nel settore, critica chi giudica “se uno non ha vissuto questa esperienza”. Ed è pronta a giurare che e madri surrogate “non sono schiave e non sono sfruttate”.

“Sono preparate a quello che succede”

Lei le chiama ‘le Madonne’. Sono preparate a quello che succede, sanno dall’inizio ciò a cui vanno incontro.  Hanno anche il nostro psicologo che le segue”. Parole che contrastano con decine di testimonianze di donne distrutte dalla pratica. Per Irina invece “è  un gesto d’amore”. E si augura che “presto possa essere esteso anche alle coppie gay”.

 

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