Il parlamentino dell’Anm contro il governo su Cutro spacca la magistratura. Mi: grave errore
Magistratura Indipendente, la corrente moderata delle toghe, ritiene un “grave errore” la mozione del Comitato direttivo centrale dell’Anm, l’Associazione nazionale magistrati, sul naufragio degli immigrati a Cutro. E ricorda che “non è consentito emettere comunicati pro o contro l’indirizzo politico del governo”.
Magistratura indipendente, il cui gruppo ieri ha votato contro il documento, approvato dal ‘parlamentino’ dell’Anm con un solo voto di scarto “sul finire dei lavori, quando ormai molti colleghi si erano dovuti allontanare” ammonisce che il consesso sindacale delle toghe “dalla tragedia di Cutro trae solo spunto” per “ammonire il governo sul rispetto degli obblighi di salvataggio in mare mostrando così, seppure implicitamente, di voler prendere posizione sulle cause di una tragedia su cui gli organi inquirenti stanno svolgendo doverosi accertamenti, con il potenziale rischio di indebiti condizionamenti” denuncia.
Inoltre, ricorda la corrente dei moderati, “prende posizione sulle politiche in materia di migrazione, sottolineando impropriamente ‘le criticità delle norme che disciplinano il procedimento per ottenere lo status di rifugiato o la protezione sussidiaria‘. Entra in frizione con il programma condiviso posto a base dell’esperienza della giunta ‘quasi unitaria’ annettendo all’Anm una soggettività politica impropria“.
“Riteniamo non sia appropriato – sostengono i membri di Magistratura Indipendente – che l’Anm intervenga su temi così controversi, come quello delle politiche dell’immigrazione, sul quale vi sono diverse sensibilità all’interno e all’esterno della magistratura, men che meno è consentito all’Anm emettere comunicati pro o contro l’indirizzo politico del governo e le scelte che ne costituiscono materiale attuazione”.
“Così facendo – mettono in guardia le toghe moderate – si determinano inutili tensioni istituzionali. E, cosa ancor più grave, si rischia di trasformare l’Anm in un ‘partito dei giudici‘ contrapposto a ben individuate forze politiche dell’arco parlamentare con intuibili effetti nocivi per la credibilità dell’intera magistratura“, conclude il gruppo di Mi.
Magistratura indipendente, ritorniamo sempre a constatare che il magistrato, con il bene placido dei suoi organi di controllo, applica ed interpreta la Legge. L’applica pervi nemici e interpreta per gli amici.
Se il Presidente, che con la promulgazione non ha ritenuto che ci fossero interferenze con la Costituzione, non è ammissibile che un manipolo di magistrati possano pubblicarrle atti simili.
Mi sembra tutto un grande teatro dove tutti cercano un posto al sole……
Povera Italia, se la democrazia é il bailamme di tutti, ridadeci la Monarchia, almeno eramo in memo a poter parlare.
Era ora che qualche magistrato prendesse posizione contro quesi magistrati comperato dal PD, in cambio di carriere