Huawei nomina presidente la figlia del fondatore, l’ira di Biden che la fece arrestare in Canada

6 Mar 2023 11:04 - di Paolo Lami

Biden la fece arrestare con un’accusa di frode finanziaria, mai provata, mentre lei si trovava in Canada chiedendone poi, inutilmente, l’estradizione ma riuscendo, comunque, a farla tenere in arresto per tre anni e ora che Meng Wanzhou, figlia del fondatore e amministratore delegato di Huawei, Ren Zhengfei, si prepara ad assumere per la prima volta la posizione rotativa di presidente del colosso della tecnologia, il presidente americano torna alla carica con l’obiettivo di colpire nuovamente la società cinese.

Quella di Biden verso Huawei è una crociata oramai storica e a tutto campo, quasi un’ossessione dell’inquilino dem della Casa Bianca, che va inquadrata nell’ambito della guerra commerciale globale condotta, senza esclusione di colpi, dagli Stati Uniti contro la Cina non solo per detenere il controllo totale sulle tecnologie abilitanti, in particolare i nodi su cui transita l’intero traffico internet ma, anche, imponendo la leadership mondiale delle proprie aziende attraverso vicende come l’arresto di Meng Wanzhou con quell’accusa di frode bancaria costruita a tavolino per rispondere alla violazione delle sanzioni statunitensi contro l’Iran da parte dell’azienda cinese.

Meng Wanzhou fu arrestata in Canada il 1º dicembre 2018 su richiesta degli Stati Uniti che né chiedevano l’estradizione per poi processarla con l’accusa di frode bancaria e cospirazione contestandole i presunti rapporti commerciali che Huawei tenevaattraverso una controllata, con l’Iran su cui gravavano e gravano tuttora le sanzioni Usa.

La battaglia legale di Biden per trascinare Meng Wanzhou negli Usa, dove la manager rischiava 30 anni di carcere a causa delle accuse costruite contro di lei, è finita in un nulla di fatto perché i giudici canadesi hanno respinto le pretese degli Stati Uniti rilasciando la donna dopo 3 anni di libertà vigilata durante la quale era tenuta costantemente sotto controllo tramite un braccialetto elettronico.

Per ritorsione, durante i tre anni di detenzione della donna, la Cina condannò due cittadini canadesi facendo infuriare Justin TrudeauRobert Schellenberg, condannato a morte per traffico di stupefacenti accusandolo di aver portato 222 chilogrammi di metanfetamine dalla Cina verso l’Australia, e Michael Spavor, condannato ad 11 anni con l’accusa di spionaggio.

La questione si risolse poi dopo anni di negoziati al termine dei quali le autorità canadesi respinsero le richieste di estradizione Usa rilasciando Meng Wanzhou tornata in Cina nel 2021 in uno scambio che ha visto anche il rilascio dei due cittadini canadesi.

Ora con la sua ascesa nei ranghi dell’azienda di famiglia nata come una semplice start up è diventa la prima societa cinese privata, Meng Wanzhou prepara il piano di successione per il padre 78enne.

Il governo statunitense ha imposto sanzioni ad ampio raggio su Huawei nel 2019, accusando l’azienda di stretti legami con le autorità cinesi e avvertendo del pericolo di spionaggio o sabotaggio. Huawei, dal canto suo, respinge le accuse.

Secondo i media, Joe Biden sta attualmente valutando di inasprire ulteriormente le sanzioni, ad esempio impedendo l’accesso di Huawei ai semiconduttori di fornitori statunitensi chiave come Qualcomm o Intel.

 

 

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