Convalidato l’arresto del giornalista Gershkovich. Contatti fra Usa e Russia

30 Mar 2023 20:24 - di Redazione

Il Tribunale Lefortovo di Mosca ha convalidato l’arresto del giornalista del Wall Street Journal, Evan Gershkovich, accusato di spionaggio che, a questo punto, sarà rinchiuso nel carcere di Lefortovo.

È il sito indipendente di notizie Mediazona a rivelare l’evoluzione della vicenda che sta creando frizione fra Usa e Russia precisando che Gershkovich resterà agli arresti fino al 29 maggio.

Dal canto suo Gershkovich , rivela la Tass, si è dichiarato non colpevole durante l’udienza in tribunale a Mosca che ha portato alla convalida del suo arresto.

L’udienza si è svolta a porte chiuse. Un’unità speciale della polizia è entrata in tribunale, chiedendo ai giornalisti di lasciare l’aula dove si doveva tenere l’udienza.

“E’ inaccettabile che il governo russo prenda di mira cittadini americani, condanniamo la detenzione di Mr Gershkovich nei termini più forti”, reagisce la Casa Bianca, attraverso il suo portavoce, Karine Jean-Pierre, esprimendo la “profonda preoccupazione per le inquietanti notizie riguardo all’arresto in Russia di Evan Gershkovich, un cittadino americano”.

“Condanniamo inoltre i continui attacchi e la repressione dal parte del governo russo dei giornalisti e della libertà di stampa”, aggiunge la portavoce.

“La notte scorsa la Casa Bianca e il Dipartimento di Stato hanno parlato con la testata di Gershkovich, il Wall Street Journal – rivela la portavoce Karine Jean-Pierre. –  L’amministrazione è anche in contatto con la sua famiglia”.

Inoltre, afferma ancora la portavoce della Casa Bianca “il Dipartimento di Stato è in diretto contatto con il governo russo sulla questione, anche lavorando attivamente per ottenere accesso consolare a Gershkovich”.

“Voglio con forza reiterare che gli americani dovrebbero attenersi all’avviso del governo americano a non recarsi in Russia – conclude la dichiarazione della Casa Bianca. – I cittadini che vi risiedono o vi si trovano in viaggio dovrebbero partire immediatamente, come il Dipartimento di Stato continua a ripetere”.

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