Boccia nuovo capogruppo Pd al Senato. Malpezzi mastica amaro: il metodo non mi è piaciuto

28 Mar 2023 14:29 - di Redazione
Boccia

Francesco Boccia è il nuovo capogruppo del Pd al Senato. “Ora iniziamo un lavoro parlamentare in raccordo con il partito e che avrà come punto riferimento costante le piazze, i luoghi dei bisogni degli italiani”, questo l’indirizzo del neopresidente proposto dalla segretaria Elly Schlein “per la sua solidità, capacità politica ed esperienza” ed eletto per acclamazione stamattina dai senatori dem.

Una lunga riunione, aperta da Schlein, con numerosi interventi. Da Graziano Delrio a Marco Meloni, Walter Verini, Enrico Borghi tra gli altri.  Nel lungo elenco due gli interventi da segnalare: la capogruppo uscente Simona Malpezzi e Sandra Zampa. Entrambe critiche sul metodo con cui è stata condotta la partita dei capigruppo. L’appunto di Malpezzi arriva a inizio lavori quando la capogruppo apre l’assemblea rassegnando le dimissioni.

“Dico con franchezza e nella trasparenza che comprendo la necessità della segretaria di fare delle scelte, ma avrei preferito che la discussione avvenisse prima tra di noi che sui giornali”, dice Malpezzi e aggiunge: “la segretaria Schlein ci ha chiesto la fiducia necessaria per lavorare tutti insieme: condivido e aggiungo che questa fiducia deve essere reciproca”. Sulla stessa linea la senatrice Zampa: “Avrei preferito una rosa di nomi” per la scelta del nuovo capogruppo. Zampa chiede inoltre che si superi “la rappresentazione che chi ha votato Schlein è di sinistra e chi ha votato Bonaccini è ex renziano”.

Schlein nella replica al termine del dibattito, spiega che le decisioni sui presidenti dei gruppi – riferisce chi era alla riunione – sono frutto di scelte personali e non di accordi nascosti. Per il resto, l’assemblea fila senza intoppi all’interno della cornice della gestione unitaria sulla quale si sta lavorando. Dal fronte della minoranza che ha sostenuto Bonaccini, il senatore Francesco Verducci interviene così rivolgendosi a Schlein: ”Tu ci proponi un percorso politico unitario e un patto di fiducia, di fronte a questo noi non possiamo sottrarci”.

La stessa segretaria, parlando con i senatori, si sofferma sulla questione degli assetti interni e spiega: “Stiamo lavorando a un assetto complessivo ed equilibrato, rispettoso del pluralismo e dell’esito delle primarie. Per questa ragione ci stiamo sentendo spesso in queste ore anche con Stefano Bonaccini. Entro pochi giorni ho intenzione di chiudere gli assetti “.

La dead line, ribadiscono dalle parti della segretaria, è fissata per i primi giorni della prossima settimana. Dopodomani Schlein sarà in Friuli per la campagna elettorale delle regionali. Intanto è in corso alla Camera l’assemblea dei deputati dem dove l’indicazione per la nuova presidente, al posto di Debora Serracchiani, è quella di Chiara Braga.

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