Paola Egonu: “L’Italia è un Paese razzista”. Stasera a Sanremo ci toccherà un altro pistolotto
Non usa giri di parole. “Sì, l’Italia è un Paese razzista”. Promette scintille il monologo della pallavolista Paola Egonu, stasera sul palco dell’Ariston a Sanremo 2023. Non sono qui per “fare polemica o la vittima ma dire come stanno le cose”, dice. E pensare che proprio questo il vicepremier, Matteo Salvini, si era augurato di non ascoltare dalle parole dell’atleta azzurra che prenderà il testimone dalla Fagnani come co-conduttrice. Si era augurato cioè che dal palco non venisse veicolata l’idea, errata, degli italiani come gente razzista. Salvini aveva commentato l’altro giorno la presenza, nel ruolo di co-conduttrice della serata di giovedì, di Paola Egonu. Nei giorni scorsi, infatti, la stella del volley azzurro ha polemizzato sul razzismo che a suo dire imperversa in Italia. Salvini aveva replicato: “Grande sportiva, grande pallavolista, ma spero non venga a fare una tirata al Festival sull’Italia Paese razzista. Perché gli italiani possono avere tanti difetti ma non sono razzisti. È un popolo che accoglie, che allunga la mano a tutti. Mi auguro che gli italiani, che hanno già molti problemi, non si sentano colpevolizzati da chi usa la tv pubblica per fare la morale a qualcuno“.
Paola Egonu: “L’Italia è un Paese razzizta”
E puntualmente, al contrario, qualcosa di molto simile avverrà. E’ la stessa Egonu a lasciarlo intendere. In conferenza stampa, rispondendo alle domande dei cronisti ha affermato: “Sì, l’Italia è un Paese razzista. Ma questo non vuol dire che tutti siano razzisti o ignoranti. È un paese razzista che però sta migliorando. Non voglio sembrare polemica o fare la vittima ma semplicemente dire come stanno le cose”. Dovremmo ringraziarla per l’ammissione che siamo gentaglia in via di guarigione? Questo l’Egonu-pensiero, questi i termini del “pippone” moralistico che gli italiani ascolteranno in serata. Egonu si è detta “emozionatissima” e conferma che stasera parlerà di razzismo: “Mi racconterò, quindi sì”. Dopo i calci ai fiori di Blanco, le svalvolate di Fedez, dopo “lo smutandato” Angelo Duro, agli italiani toccherà sentirsi in colpa per un razzismo immaginario.
Egonu, mai in Italia col governo Meloni: “Mai detto”
La pallavolista apre inoltre le porte al suo ritorno con la Nazionale dopo i segnali di stanchezza e delusioni nei mesi scorsi: “Sto metabolizzando, ma se ci dovesse essere la possibilità sì”. Quanto alla sua esperienza in Turchia, afferma: “Non ho mai abbandonato l’Italia, ho deciso di giocare in Turchia per crescere e poi tornare qui. Avevo detto che non avrei vissuto in Italia col governo Meloni?. Non ricordo di averlo detto”.
Quando la madre di Elodie la smentì
Nega di avere pronunciato un’altra frase pubblicata qualche giorno fa da Vanity Fair («se mai dovessi avere un figlio di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io»). «È un episodio che posso raccontare», spiega al Messaggero. «Prima della pandemia, c’erano un sacco di casi in America, quando è nato il movimento Black Lives Matter. Io e mia sorella ne abbiamo parlato preoccupate: caspita, ci siamo dette, un domani potrebbe essere mio fratello, mio figlio. Era una preoccupazione, non ho detto che far nascere un bimbo di colore in Italia sarebbe stato condannarlo all’infelicità. Io non sono infelice, anzi sono molto felice. Quella frase è una esagerazione». Comunque sia, stasera ci toccherà il pistolotto. Il palco di Sanremo usato come una calva per offendere. Speriamo che le ore che ci separano dal monologo portino consiglio all’atleta. Pochi giorni fa le rispose bene la mamma di Elodie: “Non potrei definirlo un Paese che discrimina in base alla razza». Claudia Marthe, mamma diella cantante in gara a Sanremo, aveva smontato pezzo per pezzo le uscite della pallavolista. Ne vedremo delle belle.