Mantova, per la tredicenne pugnalata con le forbici dalle amiche intervento di otto ore. Il paese è sotto choc (video)
La tredicenne aggredita con forbici da cucito da due compagne di classe sabato pomeriggio a Castebelforte ha subìto un intervento di otto ore. Uno dei colpi ha infatti reciso i tendini del polso e proprio questo ha reso necessaria una lunga e accurata operazione chirurgica. I genitori sono ancora sotto choc per il ferino agguato subìto dalla loro figlia e che nella cittadina ha sgomentato tutti. La giovane ha perso molto sangue ed è rimasta ferita alla testa, in viso, alle braccia. La ragazza “non è in pericolo di vita ma avrà bisogno di tempo per ristabilirsi”, racconta il sindaco del paese, Massimiliano Gazzani, secondo quanto riporta Repubblica.
Per quanto riguarda i motivi dell’aggressione, che nulla può in ogni caso giustificare, si parla di invidia per i bei voti a scuola della vittima e anche per un ragazzino “conteso”. Sono tutte piste da appurare mentre nella scuole frequentata dalle tre ragazze, la vittima e le sue carnefici, si stanno svolgendo colloqui con uno psicologo. Le due che hanno aggredito la compagna di classe sono anch’esse minorenni, frequentando la terza media, ma si stanno valutando comunque misure per limitarne la pericolosità sociale visto che la premeditazione dell’agguato non è in discussione. Forse le due avevano addirittura l’intenzione di uccidere la loro coetanea.
La ragazzina deve la vita all’intervento di una donna di 61 anni, Annalisa Zecchetto, che ha udito le urla della vittima mentre stava andando nel capannone di famiglia a prendere legna per il camino. Vista la terribile scena di una ragazza che colpiva un’altra ragazza standole sopra a cavalcioni ha messo in fuga le due assalitrici e chiamato il 112. “Sembrava un film dell’orrore – ha raccontato dopo – la colpiva con un’atrocità, una cattiveria, un’aggressività che in 61 anni di vita non ho mai visto. La pugnalava, le dava pugni, diceva all’amica di tenerla ferma. E l’altra la teneva per le spalle. Ho cominciato a urlare come una pazza, ma non si staccavano”. Un racconto sconvolgente: come è possibile tanto odio, tanta violenza contro un altro essere umano, una compagna di classe, una ragazzina con cui le due erano cresciute? Interrogativi che da sabato pomeriggio tolgono il sonno ai cittadini di Castelbelforte.