Immigrazione a Lampedusa: fermato l’equipaggio di un peschereccio tunisino
La Guardia di Finanza di Lampedusa ha fermato cinque membri dell’equipaggio di un peschereccio tunisino con l’accusa di aver consentito l’ingresso irregolare in Italia di 11 migranti. A seguito di una segnalazione pervenuta da un velivolo operante per conto dell’Agenzia Europea Frontex, inerente un peschereccio extracomunitario, già in acque territoriali italiane, che dirigeva verso l’isola pelagica con al traino un natante in ferro, privo di motore e di occupanti, venivano inviate in zona la vedetta V.7007 della Sezione Operativa Navale di Lampedusa e il Guardacoste G.206 Corrias della Sezione Operativa Navale di Milazzo, quest’ultimo temporaneamente rischierato sull’isola, al fine di indagare la situazione in corso. Quando è stata intercettata l’imbarcazione in ferro non era più vuota ma risultava occupata da 11 migranti irregolari, tra cui donne e bambini, di provenienza tunisina ed algerina.
Verificata l’assenza di pescato sull’unità da pesca e le ottime condizioni di salute dei migranti intercettati, poco compatibile con chi affronta i cosiddetti “viaggi della speranza” via mare, i militari hanno preso il controllo del motopesca, sospettato di essere coinvolto nel traffico di migranti.
Gli immigrati, invece, venivano trasbordati sulle unità navali del Corpo e messi in sicurezza, per poi essere affidati al dispositivo di accoglienza presente in porto e successivamente trasferiti all’Hotspot dell’isola. Le indagini, tutte svolte sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, si concretizzavano nell’esecuzione della misura del fermo di indiziato di delitto nei confronti di tutti i componenti dell’equipaggio del peschereccio tunisino, i quali, sono stati trasferiti presso Porto Empedocle per poi essere condotti alla Casa Circondariale Petrusa di Agrigento. (ITALPRESS).