Case green, Elly Schlein fa il tifo per la nuova patrimoniale Ue: «È una grande opportunità»

1 Feb 2023 20:44 - di Luciana Delli Colli
schlein case green

In molti l’hanno definita una «patrimoniale camuffata», le categorie hanno lanciato l’allarme sulla effettiva possibilità di metterla in pratica e, soprattutto, per i proprietari sarebbe un salasso quantificato in diverse migliaia di euro. Insomma, la direttiva Ue sulle case green che, con una tempistica serrata richiede l’efficientamento energetico di tutti gli edifici residenziali, promette di essere un disastro per l’Italia, dove numerosissime sono state le voci preoccupate. Ma c’è chi, invece, la saluta come una meravigliosa «opportunità», senza fare alcun accenno alle criticità che porta con sé. Chi? Ma il Pd, naturalmente, nella persona di Elly Schlein, che con le sue parole conferma come i dem, anche cambiando i vertici, non cambiano la loro natura di partito sempre pronto ad applaudire nuove tasse, manifeste o occulte che siano, senza rinunciare alla tentazione di dare qualche lezioncina.

Per Schlein la patrimoniale green sulle case è una grande «opportunità»

Per Schlein, infatti,la direttiva sulle case green, che in gergo viene chiamata Epbd (Energy Performance of Buildings Directive) rappresenta una «opportunità» per l’Italia, per «abbassare le bollette» e ammodernare un patrimonio edilizio spesso «vetusto» ed «energivoro». «Solo chi non ha contezza del fatto che in Italia ci sono 4 milioni di poveri energetici stimati può parlare in questi termini. E non a caso lo fa Matteo Salvini, lo fa la destra. Sono persone che non hanno abbastanza risorse per scaldarsi d’inverno o riscaldarsi d’estate», ha aggiunto Schlein a proposito delle critiche sollevate dal centrodestra.

Criticità dei diktat Ue non pervenute

«Io credo invece – ha proseguito – che quella politica proposta dall’Ue sia un’opportunità da cogliere per un Paese che ha un patrimonio edilizio spesso vetusto ed energivoro, in cui insistere sull’efficientamento energetico può realizzare insieme due grandi obiettivi: abbassare le bollette e abbassare le emissioni climalteranti. È una politica che può rafforzare gli sforzi che tanti enti locali stanno facendo e che anche a me è capitato di fare, investendo sulla riqualificazione energetica delle case popolari».

Foti riporta Schlein nel mondo reale

A riportare Schlein nel mondo reale, quello dei milioni di proprietari di casa che dovrebbero far fronte a spese ingentissime, ci ha pensato il capogruppo di FdI, Tommaso Foti, sottolineando che «la sinistra ancora una volta rema contro gli italiani». «Mentre, infatti, un vasto fronte di categorie economiche e cittadini contesta legittimamente tempi e metodo attraverso cui l’Ue sarebbe intenzionata a chiedere un adeguamento delle infrastrutture ai proprietari degli immobili, c’è chi, come il Pd, si dimentica di tutelare gli interessi dei cittadini».

Per i proprietari di casa «spese medie nell’ordine dei 20 o 30 mila euro»

«Non sorprende affatto la posizione a favore di questa direttiva della candidata alla segreteria del Pd Schlein: all’evidenza, per lei – ha commentato l’esponente di FdI – la proprietà è un furto ed è la ricetta conseguente a questa impostazione culturale politica. Parliamo infatti di una direttiva che costringerebbe i proprietari di case a dover sostenere spese medie nell’ordine dei 20 o 30mila euro, senza potere contare su alcun aiuto economico da parte dell’Europa. Una vera e propria stangata sui proprietari di immobili che giustamente – ha concluso Foti – si stanno mobilitando al riguardo e che possono di certo contare sull’appoggio di Fratelli d’Italia».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *