Addio a Maurizio Scaparro, gigante del teatro. Buttafuoco: “Per lui non calerà mai il sipario”

17 Feb 2023 16:40 - di Penelope Corrado
Maurizio Scaparro

Il mondo della cultura piange la scomparsa di Maurizio Scaparro, uno dei padri del teatro italiano.

Regista, attore e drammaturgo italiano di grande talento e fama internazionale, aveva 90 anni. Nato a Roma il 2 settembre 1932, Scaparro aveva iniziato la sua carriera nel mondo del teatro negli anni ’60 come attore, per poi passare alla regia negli anni ’70. Il suo stile registico è stato da sempre caratterizzato da una grande attenzione alla dimensione visiva dello spettacolo, e da una forte predilezione per l’estetica barocca e rococò.

Maurizio Scaparro era noto per le sue messe in scena opulente e spettacolari, che spesso coinvolgono l’uso di costumi sontuosi, scenografie elaborate e giochi di luce e ombre. Tra i suoi lavori più famosi si ricordando “La Locandiera” di Carlo Goldoni, “La Mandragola” di Niccolò Machiavelli, “Le Bourgeois Gentilhomme” di Molière e “La Trilogia della villeggiatura” di Carlo Goldoni. Scaparro ha collaborato con alcuni dei più grandi attori e attrici italiani, tra cui Anna Magnani, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Mariangela Melato, Giulio Bosetti e tanti altri. È stato inoltre direttore artistico di importanti teatri italiani, come il Teatro Stabile di Torino e il Teatro Stabile di Napoli.

Aveva compiuto 90 anni il 2 settembre scorso e in quell’occasione si era detto fiducioso sul futuro della sua arte. “Il teatro, quello vero, è e sarà sempre dal vivo”, aveva detto in un’intervista al Corriere. “Non esistono estensioni multimediali che possano sostituirlo ed è proprio questa la sua forza. Il teatro è vita”.

Domenica la camera ardente al teatro Argentina

La camera ardente di Maurizio Scaparro, il regista e critico teatrale italiano scomparso oggi, a 90 anni, sarà allestita al Teatro Argentina di Roma domenica 19 febbraio dalle 9 alle 14.

Maurizio Scaparro

Il tweet di Pietrangelo Buttafuoco sulla morte di Scaparro

Mollicone: “Il teatro di Roma gli intitoli il foyer”

“Con lui se ne va un talento unico, un gigante con una carriera ricca, lunghissima, trascorsa dietro le quinte e sul set, dietro la macchina da presa. Non solo regista fu anche critico teatrale e direttore artistico di grandi teatri e del festival internazionale del teatro alla biennale di Venezia. Lavorò al fianco di Strelher, creò e diresse il theatre des italiens a Parigi. Amava dire ‘la mia casa è dov’ è la mia tenda’. Domenica sarò alla sua camera ardente per rendergli omaggio. Ora il Teatro Argentina – Teatro di Roma gli intitoli il foyer e lo omaggi in cartellone e chiediamo alla Rai di ricordarlo modificando il palinsesto”. Così il presidente della commissione Cultura della Camera, deputato FdI, Federico Mollicone.

L’omaggio della Rai: tre spettacoli firmati da Maurizio Scaparro

Per rendere omaggio a uno dei padri del teatro italiano Rai Cultura cambia la propria programmazione del weekend e propone tre spettacoli teatrali che portano la sua firma. Si comincia con ”Memorie di Adriano. Ritratto di una voce”, in onda sabato 18 febbraio alle 21.15 su Rai 5.

Si tratta dell’allestimento messo in scena da Scaparro nel 1990, nello scenario incantevole di villa Adriana a Tivoli, che ispirò la stessa Marguerite Yourcenar, autrice di ‘‘Memorie di Adriano”. Il monologo ripropone fedelmente la forma della lettera scritta da Adriano a quello che sarà il suo successore. Un testo di grande spiritualità e rimpianto, affidato al talento di Giorgio Albertazzi. Sempre sabato 18 febbraio alle 00.35 Rai 3, invece, ”L’uomo dal fiore in bocca” di Luigi Pirandello, in cui Scaparro dirige Vittorio Gassman e Gennaro Di Napoli.

È, in assoluto, l’atto unico più breve di Pirandello, composto nel 1922, e il protagonista è un uomo malato di tumore (il fiore in bocca) e prossimo alla morte: una realtà che lo spinge ad indagare il mistero della vita e a tentare di penetrarne l’essenza. Il suo comprimario è un avventore del caffè della stazione, dove si svolge tutta la scena: un uomo qualsiasi che la monotonia e la banalità della vita quotidiana hanno reso scialbo, piatto e vuoto a tal punto che il dialogo tra lui e il protagonista finisce col diventare un monologo, quando quest’ultimo gli rivela il suo terribile segreto.

L’omaggio a Maurizio Scaparro si conclude domenica 19 febbraio alle 15.45 su Rai 5 con la vicenda romantica e tragica dello spadaccino guascone più famoso della storia del teatro che rinuncia all’amore di Rossana per favorire l’amico Cristiano nel ”Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand in scena al Teatro Nuovo di Spoleto nel 1980 con la compagnia “Teatro Popolare di Roma”.

Tra gli interpreti, Pino Micol, Evelina Nazzari e Massimo Bonetti. A seguire, alle 18.00, la replica di “Memorie di Adriano. Ritratto di una voce”.

 

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