Ucraina, appello per la pace di buddisti, cattolici e islamici: la conferenza interreligiosa
Si è svolta la conferenza di dialogo interreligioso per la pace tra buddisti, cattolici e islamici, organizzata dal Tempio Zen Italia Gorinkai presso il monastero delle Clarisse Eremite di Fara in Sabina, vicino a Roma. All’incontro “Ponti di Pace per il Terzo Millennio” hanno partecipato, tra gli altri, il maestro Gianfranco Gentetsu Tiberti, responsabile Tempio Zen Italia Gorinkai; don Stefano Caprio, professore di storia e cultura russa e teologia orientale presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma; l’Imam shaykh Abdel Hamid Sedawi, presidente della Federazione islamica del Lazio e membro della Consulta degli Ulema del Regno del Marocco; e il Maestro Geshe Lobsang Sherab, responsabile Centro Buddhista Roverato Giang Chub di Bergamo. A moderare l’incontro, Giovanni Alibrandi, giornalista della Rai.
Buddisti, cattolici e islamici: l’appello per la pace
Hanno portato i saluti istituzionali il sindaco di Fara in Sabina, Roberta Cuneo e il responsabile del Terzo Settore ASI, Gianni Alemanno. «Siamo di fronte a una situazione che è stata già definita, da Sua Santità Papa Francesco, “terza guerra mondiale a blocchi”. L’emergenza della guerra tra Russia ed Ucraina, e la situazione di grave tensione tra Cina e Stati Uniti con la crisi di Taiwan, stanno determinando un quadro evolutivo che potrebbe coinvolgere l’intera umanità in una guerra nucleare mondiale», ha affermato il Maestro Tiberti, organizzatore dell’evento. «Un vero Olocausto che non avrebbe né vincitori, né vinti. In questo contesto internazionale, il ruolo che possono e debbono svolgere le Religioni dei Popoli coinvolti appare determinante per costruire un progetto di pace, al di fuori delle logiche prevaricatorie di ogni forma di egemonia politico-economica. Il dialogo interreligioso e culturale per la pace è imprescindibile nell’attuale mondo interconnesso e multipolare».