Indagato il medico Alfonso Tamburello che curava Messina Denaro con il nome di Andrea Bonafede

17 Gen 2023 13:11 - di Roberto Frulli
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E’ stato indagato Alfonso Tamburello, il medico che aveva in cura il boss Matteo Messina Denaro la cui identità era celata dietro il nome di Andrea Bonafede.
Interrogato ieri pomeriggio, subito dopo l’arresto del boss, Tamburello, al quale i carabinieri del Ros hanno perquisito sia lo studio  che l’abitazione, è di Campobello di Mazara dove, per molti anni, ha esercitato la professione di medico di base.

Messina Denaro si nascondeva dietro l’identità di Andrea Bonafede – il nome falso scelto nella latitanza,  – nato a Campobello di Mazara, in provincia di Trapani, il 23 ottobre del 1963.
Dalla foto della carta di identità di Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafede in possesso dell’Adnkronos, emerge che era residente a pochi  chilometri dalla sua città natale, Castelvetrano, a Campobello di Mazara in via Marsala 54. Di professione, si legge, sempre nella carta di identità, risulta “geometra“, come il vero Andrea Bonafede, interrogato a lungo ieri per capire come Messina Denaro sia riuscito ad avere il suo documento e da chi possa averlo avuto.
E’ alto 1,78, calvo e con gli occhi castani. Segni particolari “nessuno”. La tessera, cartacea, è stata emessa l’8 febbraio 2016 e scade il 23 ottobre del 2026.

Quanto al covo dell’ex-latitante, gli investigatori lo descrivono come “l’abitazione di una persona normale“. Messina Denaro era in clinica in day hospital per sottoporsi a terapie oncologiche. Il boss mafioso, non ha opposto resistenza al momento della cattura. Giunto in clinica alle 8, si era presentato sotto falso nome ma di fronte ai carabinieri ha subito ammesso la sua vera identità: “Sono Matteo Messina Denaro“, ha detto agli uomini del Ros.

Intervistato, l’oncologo Vittorio Gerbia che aveva in cura il boss parla di “coincidenza inquietante” quella delle dichiarazioni di tre mesi fa del pentito Salvatore Baiardo. Che a Giletti aveva ipotizzato la consegna di Messina Denaro a causa di un aggravamento della malattia: “presumiamo che un Matteo Messina Denaro sia molto malato e faccia una trattativa lui stesso per consegnarsi e fare un arresto clamoroso?”.

Quelle dichiarazioni, dice ora Gebbia, arrivarono tre-quattro giorni dopo che era stato rilevato un aggravamento del tumore e si era deciso di cambiare terapia.

 

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