Gli Usa mandano a Kiev 30 “Abrams”, la Russia reagisce: «Li distruggeremo». E prepara i “T-14”

25 Gen 2023 9:27 - di Lucio Meo

Dopo i Leopard 2, dalla Germania, anche i carri armati Abrams dagli Stati Uniti arriveranno in Ucraina per dar manforte a Kiev nella fase più delicata del conflitto. Washington sta per deliberare l’invio di circa 30 tank Abrams anche se i tempi sulla consegna effettiva dei tank non sono ancora chiari e normalmente ci vogliono diversi mesi per addestrare le truppe a utilizzarli in modo efficace. Secondo funzionari Usa all’emittente, citati dalla Cnn, sarà inviato anche un piccolo numero di veicoli di recupero, cingolati utilizzati per la riparazione di carri armati sul campo di battaglia o per la loro rimozione. L’annuncio fa sì che venga superato il blocco diplomatico della Germania sulla fornitura di carri armati all’Ucraina. I funzionari tedeschi, infatti, avevano dichiarato apertamente che avrebbero inviato i loro carri armati Leopard 2 in Ucraina solo se gli Stati Uniti avessero inviato il carro armato M-1 Abrams, un sistema che i funzionari statunitensi avevano ripetutamente affermato essere eccessivamente complesso e difficile da mantenere.

Gli Abrams dagli Usa, i Leopard anche dalla Norvegia

Intanto, anche il governo norvegese sta valutando se inviare alcuni dei suoi carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca in Ucraina. Lo rivelano i quotidiani di Oslo Aftenposten e Dagens Naeringsliv. Nessuna decisione definitiva sull’invio è stata ancora presa, secondo i giornali, che citano fonti a conoscenza delle discussioni. La Norvegia potrebbe contribuire con quattro o otto dei 36 carri armati Leopard 2 in suo possesso, secondo Dagens Naeringsliv.

Mosca annuncia una dura reazione militare

All’annuncio degli Usa sugli Abrams e a quello dei Leopard dalla Germania, è arrivata  immediata la reazione di Mosca: le forze armate russe distruggeranno i carri armati M1 Abrams fabbricati negli Stati Uniti e altre attrezzature militari della Nato se verranno forniti all’Ucraina, ha detto l’ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov. “Durante tutta la crisi ucraina – ha affermato – l’amministrazione ha utilizzato ripetutamente la tecnica di pubblicare informazioni sui media alla vigilia di consegne significative di armi e attrezzature al regime di Kiev. Un’analisi dell’intera sequenza delle azioni di Washington mostra che gli americani stanno costantemente aumentando il livello dell’assistenza militare al loro governo fantoccio”.

I “T-14” da rimettere in sesto in Ucraina

La Russia intanto ha preparato un piccolo numero di carri armati T-14 Armata per il primo dispiegamento operativo in Ucraina. I tank non soddisfano però gli standard necessari per poter essere considerati operativi. A scriverne è l’intelligence britannica nell’ultimo rapporto sulla situazione in Ucraina. “Negli ultimi mesi – precisa – le forze russe schierate erano riluttanti ad accettare la prima tranche di T-14 loro assegnata perché i veicoli erano in pessime condizioni. Non è chiaro esattamente quali aspetti dei mezzi abbiano provocato questa reazione, ma negli ultimi tre anni funzionari russi hanno pubblicamente descritto problemi con il motore del T-14 e i sistemi di imaging termico”. “Nel 2021 – prosegue il rapporto – il ministro della Difesa Sergei Shoigu ha descritto la produzione prevista per il 2022 solo come un lotto “sperimentale-industriale”. Pertanto, è improbabile che qualsiasi carro armato T-14 schierato abbia soddisfatto i consueti standard necessari perché le nuove attrezzature possano essere considerate operative”.

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