Francia, sondaggio: la riforma delle pensioni affossa Macron. A picco la sua popolarità

31 Gen 2023 13:57 - di Redazione
Macron

Non si ferma in Francia l’ondata di protesta contro la riforma delle pensioni targata Macron. E gli effetti sul gradimento del presidente presso i suoi connazionali non tardano a farsi sentire. Un sondaggio Odoxa, pubblicato proprio a ridosso della odierna giornata di scioperi e manifestazioni, fotografa un calo evidente di popolarità per Macron e per la premier, Elisabeth Borne. La percentuale di francesi che considera «un buon presidente» l’attuale inquilino deIl’Eliseo è infatti sceso di cinque punti in un mese. Ora è al 36 per cento. Identico il calo registrato dalla Borne, apprezzata dal 31 per cento del campione interpellato. Un livello mai toccato dal suo predecessore Jean Castex o da Edouard Philippe, che pure ha dovuto far fronte ad una forte opposizione nel sostenere la riforma delle pensioni.

Macron ha perso 5 punti in un solo mese

In realtà, sottolinea Bfmtv, il sondaggio registra un calo di popolarità per tutte le personalità che sostengono Macron o la riforma delle pensioni. Edouard Philippe perde 6 punti e ora è al 36 per cento. Un poco meglio va per il portavoce del governo Olivier Véran, che ne perde solo 5 (da 29 al 24 per cento) e per il ministro dell’Economia Bruno Le Maire (dal 30 al 26). Lo stesso vale per il presidente del partito Les Républicains, Eric Ciotti. Il deputato delle Alpes-Maritimes è favorevole al progetto dell’esecutivo e vede scendere il suo tasso di gradimento di 5 punti, fino a raggiungere quota 12 per cento.

Solo la Le Pen immune dal segno “meno”

Il calo di popolarità subito dal cerchio magico di Macron, tuttavia, non si traduce in un’automatica promozione dei rappresentanti dell’opposizione contrari alla riforma delle pensioni. Il loro tasso di gradimento non sale. La stabilità, certifica il sondaggio, riguarda però solo Marine Le Pen, leader del Rassemblement National. Tanto Jean-Luc Mélenchon, fondatore di France Insoumise, quanto il socialista Olivier Faure e l’ecologista Marine Tondelier perdono infatti un punto. La situazione non è migliore per i leader sindacali. Il 67 per cento ha una cattiva opinione di Philippe Martinez, segretario generale della Cgt (Confédération générale du travail). Per Laurent Berger, il suo omologo alla Cfdt, il tasso raggiunge invece il 60.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *