“Denise c’è”: la madre riceve la nuova tessera sanitaria. Per lo Stato italiano è ancora viva

2 Gen 2023 18:52 - di Lara Rastellino
Denise

Denise, per lo Stato italiano è ancora viva. Non può essere dichiarata morta, «lei c’è». Tanto è vero che alla mamma della piccola scomparsa il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani, è stata recapitata la nuova tessera sanitaria. Un duro colpo per la donna, che non si è mai arresa e che non ha mai smesso di cercare la figlia svanita nel nulla ormai 19 anni fa.

Denise, la madre riceve la nuova tessera sanitaria

Una consegna che Piera Maggio non si aspettava e che ha ripiombato la donna nel vivo di un dolore causato da una ferita che non si è mai rimarginata. Ma che non intacca, anzi semmai rinfocola, il desiderio e quella pervicace ostinazione a continuare a cercare una figlia che non ha più rivisto da quella terribile mattina di settembre di quasi vent’anni fa. Una figlia che, continua a ripetere instancabilmente, non smetterà mai di cercare finché non la ritroverà.

Per lo Stato italiano Denise è ancora viva

Perché, come ha ribadito la donna postando sui social network la fotografia del documento: «Denise c’è, fino a prova contraria». Dunque, non essendo mai stata dichiarata morta, ottemperando a un atto dovuto dalla prassi burocratica dell’Agenzia delle Entrate, a Piera Maggio oggi è arrivato un ennesimo segnale: la nuova tessera della figlia. Un segnale che la donna ha colto, seppur con dolore, anche come un richiamo alla speranza.

Un atto dovuto che scatena reazioni contrastanti

Pertanto, tra commozione e sconcerto, la mamma di Denise nel messaggio che accompagna il post sul documento consegnatole, scrive: «Da una parte tanta amarezza, dall’altra lo Stato italiano ci fa sentire la presenza di nostra figlia… perlomeno con il codice fiscale che era in scadenza. Denise c’è, fino a prova contraria. 02/01/2023», si legge nel commento. Come a dire che, se da un lato permane nel cuore e nelle convinzioni di Piera Maggio la speranza che Denise, ormai donna, possa essere ritrovata e riapparire sull’uscio della casa da dove è stata portata via.

E amarezza e speranza, sconforto e ottimismo, si mescolano dolorosamente…

Dall’altra, però, l’amarezza per come sono andate finora le ricerche, e per il nulla di fatto conseguito ad anni di dibattimenti processuali, sembra essere ancora tanta. A supporto e conforto di mamma Piera, allora, tanti utenti che da sempre la seguono e la sostengono sui social. Tra i tanti, qualcuno le ha scritto: «Prendetela come segno del destino. Denise c’è…». Ma qualcun altro al tempo stesso ha ribattuto: «Lo Stato dovrebbe fare molto di più cercando concretamente Denise, non inviando solo una tessera sanitaria scaduta, che di fatto non può utilizzare». E ancora una volta, sofferenza e speranza, sconforto e fiducia, si mescolano dolorosamente…

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