Berlusconi sta con Nordio: “La riforma della Giustizia è fondamentale per questo governo”

25 Gen 2023 8:22 - di Luisa Perri
Silvio Berlusconi, Nordio

Silvio Berlusconi sta con il Guardasigilli Nordio e ritiene fondamentale la riforma delle Giustizia. Lo dice in una intervista a tutta pagina al Corriere della Sera.

“Il contrasto alla criminalità organizzata – spiega il leader di Forza Italia – e la tutela delle persone perbene in uno Stato di diritto non possono mai essere contrapposti. È uno dei fondamenti dello Stato di diritto. Per questo noi sosteniamo con assoluta convinzione le riforme annunciate dal ministro Nordio”. 

Berlusconi sta con Nordio: “Le sue riforme sono le nostre”

“La riforma della giustizia – dice ancora il Cavaliere – è una delle ragioni per le quali è nato questo governo. Una riforma che non è certo contro la magistratura, anzi è dalla parte dei magistrati seri e corretti, che sono la grande maggioranza. Non esiste alcuna questione politica nella maggioranza su questo”.

“ll ministro Nordio – prosegue Berlusconi – è stato voluto dal presidente del Consiglio che gli ha ribadito anche in questi giorni il suo appoggio. ll centrodestra è unito e proprio su questi temi lo ha dimostrato pochi giorni fa in Parlamento”. 

Sulle intercettazioni, Berlusconi spiega che “non possiamo trattare ogni cittadino come se fosse un sospetto mafioso. li diritto alla privacy di ciascuno di noi è fondamentale. Può essere sacrificato solo in casi eccezionali e per ragioni gravissime. L’idea che ‘non esistano innocenti, ma solo colpevoli non ancora scoperti’, come diceva uno dei protagonisti di “Mani pulite” è un incubo orwelliano, è il simbolo del male che vogliamo combattere”.

“Il mio governo ha reso permanente il carcere duro per i mafiosi”

L’ex premier sottolinea che “l’idea che essere garantisti significhi essere meno fermi nella lotta alla mafia è semplicemente assurda. Lo dice un uomo che dopo aver reso permanente nel 2002 il carcere duro, cioè il 41 bis per i mafiosi, nell’ultima esperienza da premier nel 2011 guidò un governo che sequestrò alle cosche beni per 18 miliardi di euro e fece arrestare 6.754 mafiosi, compresi i 29 dei 30 latitanti più pericolosi... altro che cedimento: il fatto che continui a ripeterlo dimostra soltanto quanta faziosià, quanta falsità e quanta incultura giuridica – dice Berlusconi – esistano in alcuni settori per fortuna minoritari della magistratura, del giornalismo e naturalmente della politica”.

Il Cavaliere: “Prima delle regionali incontrerò la Meloni”

Non mancano i ragionamenti sulla coalizione di governo. “Il segnale politico delle regionali sarà una nuova importante vittoria del centrodestra, non solo in Lombardia ma anche nel Lazio. Una vittoria che dimostrerà la vitalita’ della formula politica alla quale abbiamo dato vita da quasi trent’anni”. “In questo ambito Forza Italia ha un ruolo e un compito insostituibili”, aggiunge Berlusconi, che, quanto al suo di ruolo, dice: “Non credo di aver bisogno di ruoli formali per lavorare per il mio Paese come ho sempre fatto”. L’incontro con il premier Giorgia Meloni? “Prima delle regionali”, assicura il Cav. “Appena le rispettive agende lo consentiranno”.

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