Assalto alla Cgil, altre tre condanne. Sei anni al “no green pass” Andrea Savaia
Arrivano altre tre condanne molto pesanti dai magistrati di piazzale Clodio per l’assalto alla sede della Cgil della Capitale del 9 ottobre 2021 quando al termine di una grande manifestazione a piazza del Popolo contro la vaccinazione obbligatoria e l’obbligo di Green Pass imposto dal governo, un gruppo di manifestanti si diresse, scortato dalla polizia, verso Corso d’Italia. E lì un gruppo di manifestanti diede l’assalto alla sede della Cgil.
Ora il gup del Tribunale di Roma ha condannato in rito abbreviato a 6 anni Andrea Savaia, genovese di 54 anni, già attivista no green pass, e a 4 anni due romani, il 37enne Maurizio Ciocca e Daniel De Filippis.
Tutti sono accusati di devastazione e saccheggio mentre a Savaia la pm titolare dell’inchiesta, Gianfederica Dito, contesta anche l’accusa di resistenza.
In seguito alle indagini della Digos, Savaia era finito ai domiciliari un anno fa mentre per i due romani era stato disposto l’obbligo di firma.
Lo scorso luglio, per l’assalto alla Cgil, c’erano state altre sei condanne sempre in rito abbreviato, comprese tra i 6 e i 4 anni e mezzo: la condanna più alta in quel caso era stata emessa nei confronti di Fabio Corradetti, figlio della compagna di Giuliano Castellino, ex-leader romano di Forza Nuova e per Massimiliano Ursino, leader palermitano di Forza Nuova.
Intanto davanti al Tribunale ordinario prosegue il processo in rito ordinario che vede imputati tra gli altri Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova Roberto Fiore e l’ex-Nar Luigi Aronica: questi, oltre a devastazione aggravata in concorso e resistenza, sono accusati anche di istigazione a delinquere.
Nella prossima udienza, fissata per il 25 gennaio prossimo, è previsto l’esame degli imputati.