Una guerra alle porte d’Europa: col governo Meloni l’Italia non è più l’Italietta del passato

16 Dic 2022 10:54 - di Francesco Severini

La seconda giornata della Festa per il decennale di Fratelli d’Italia si è aperta con una tavola rotonda dedicata alle conseguenze della guerra in Ucraina. Conseguenze sul piano energetico, su quello valoriale e su quello geopolitico.

Pichetto Fratini: Italia verso l’autonomia energetica

Il primo punto è stato al centro dell’intervento del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratini, il quale ha spiegato che la guerra ha fornito l’occasione all’Italia per recuperare una centralità nel Mediterraneo e per porre le condizioni per l’autonomia energetica. “E’ un percorso che non si concluderà subito, ci vorrà qualche tempo ma non tantissimo tempo. Per ora dobbiamo superare la criticità dei 30 miliardi di metri cubi di gas che prendevamo dalla Russia – ha detto – e il governo Meloni ha chiaramente scelto un cambio di rotta per l’autonomia energetica”.

Fazzolari: il popolo ucraino da dieci mesi tiene sotto scacco la seconda potenza del mondo

Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha sottolineato le conseguenze sul piano politico e strategico del conflitto aperto dall’invasione russa dell’Icraina il 24 febbraio 2022. “Dieci mesi di un’operazione speciale che doveva durare tre giorni”, ha detto Fazzolari. “Gli ucraini non si sono arresi – ha continuato – benché invasi dalla seconda potenza del mondo. Questa mancata resa è la cosa che nessuno aveva previsto. Il popolo ucraino ha deciso che era votato al martirio in nome della propria libertà”. La Russia certo ha l’atomica, ma abbiamo visto – ha continuato Fazzolari – che “l’organizzaizone russa si regge su una catena di corruzione che parte da Putin fino ai soldati che hanno scarpe di cartone. L’Ucraina per i russi sarebbe un’invenzione occidentale, il popolo ucraino nella loro narrazione è il popolo che non c’è e invece da dieci mesi tiene in scacco la seconda potenza del mondo. Quel popolo è diventato sinonimo di amor patrio e di spirito guerriero”. Il bistrattato Occidente, ha detto ancora, che doveva perire dinanzi allo spirito giovane della nuova Russia si è invece rafforzato e se l’Italia in questo quadro “non ha tentennato” e non ha scelto la via del menefreghismo lo si deve alla “tenuta di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia”.

Terzi di Sant’Agata: l’Occidente è più vivo che mai

Sul riemergere delle identità nazionali e delle loro sovranità si è soffermato anche il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata che ha anche osservato: “Tra le conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina c’è la smentita di quanto Putin aveva affermato fin dal 2017 e cioè che L’Occidente era ormai finito”. Quindi ha messo in guardia contro il fondamentalismo islamico sciita che in Iran produce una feroce repressione che coinvolge anche donne e bambine.  “La battaglia dei valori – ricorda – a cui noi di Fdi aderiamo sta vincendo, basta dubbi sull’Ucraina, il lavoro della Meloni è stato splendido anche per l’energia”.

Cirielli: senza la Nato l’Italia sarebbe preda delle guerre

Il viceministro agli Affari esteri Edmondo Cirielli ha sottolineato che la posizione dell’Italia sulla guerra in Ucraina è giusta non solo sul piano dei principi morali ma anche perché è conveniente: “Noi viviamo in un mondo pericoloso e non possiamo permetterci il disinteresse rispetto alle guerre. Eppure ci sono dei cretini  che anziché preoccuparsi dei rischi che la guerra comporta si preoccupano di criticare la Nato. Ma noi senza la Nato saremmo una preda, ecco  perché è importante fermare l’aggressione brutale della Russia.

Rauti: l’Italia non poteva voltarsi dall’altra parte

Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa, ha chiarito che l’Italia non poteva voltarsi dall’altra parte dinanzi all’invasione dell’Ucraina. “Questa è una ingiustificata aggressione da parte dei russi, che hanno violato la sovranità nazionale e la libertà, principi per noi fondamentali”. Per Rauti “difendere il popolo ucraino non solo è giusto e doveroso per un popolo aggredito, non solo perché sono coinvolti i civili, donne e bambini”. “Dopo l’Ucraina la Russia potrebbe avere altri obiettivi, ci possono essere le repubbliche baltiche, la Polonia. La Russia è una minaccia ai valori europei”.

Tremonti: con il governo Meloni è tornata la politica

“Ci sono due modi per stare al tavolo – ha esordito Giulio Tremonti, presidente della commissione Esteri della Camera – essere commensali o essere pietanza. Nel 2011 l’Italia ha perso il posto a tavola ed è diventata pietanza scritta sul menu, come avvenuto con il governo Monti. Con la chiamata dello straniero, è avvenuto il primato della tecnica sulla politica”.  “Oggi con questo governo è tornata la politica”, afferma Tremonti ed elenca i cambiamenti del quadro geopolitico che ha portato l’Italia a declinare. “Diceva Croce che nel Seicento l’Italia si rifugia nelle maschere. E’ quello che abbiamo visto e ogni riferimento ai 5Stelle è puramente casuale”, ha ironizzato. Tremonti ha poi parlato del declino demografico parlando di “fattore Eliogabalo”, ha sottolineato la divinità del mercato rispetto ai governi e ai popoli. Per cambiare questo quadro – ha concluso –  la politica deve tornare ad essere la forma superiore della tecnica, come diceva Platone. “Ma – ha detto Tremonti tra gli applausi – alla Bocconi non sanno il greco”.

 

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