Musumeci: “Basta abusivismo. Procedere senza sconti, quando serve le case vanno abbattute”

6 Dic 2022 10:33 - di Eugenio Battisti

La tragedia di Ischia è soltanto l’ultimo episodio. “In una Nazione che soffre di amnesie e dimentica troppo facilmente le tragedie del giorno prima”. Così il ministro Nello Musumeci che dalle colonne di Libero affronta il tema. Riassunto in mezzo secolo di inerzia. “Di fatalismo, di mancata programmazione, di una legislazione disorganica e incoerente”. Basti pensare che a Casamicciola l’ultima vera manutenzione ingegneristica è datata 1936. I lavori della Milizia nazionale forestale.

Musumeci: paghiamo mezzo secolo di inerzia

“La fragilità di quel territorio è legata alla stessa sua natura geologica. L’abusivismo, che allora non esisteva, proliferato dagli anni ’60 e ’70, può essere una concausa“. Ma per il ministro della Protezione civile e del Mare non c’è un solo colpevole. “Ognuno risponde alla magistratura delle proprie condotte. Va detto, senza ipocrisia, che in alcuni contesti sociali diventa davvero pericoloso per un sindaco firmare l’ordinanza di demolizione di una casa abusiva. Serve l’intervento dello Stato attraverso il prefetto. E, se necessario, il Genio militare. Resta comunque chiaro che una casa abusiva non si costruisce in una notte. Quindi, chi doveva vigilare non lo ha fatto!”.

Abusivismo, per le pratiche irricevibili le case vanno abbattute

È un fenomeno strutturale. Oggi la sfida parte dalla soluzione del pregresso. “Giacciono nei Comuni centinaia di migliaia di domande di sanatoria. Si tirino fuori le pratiche e si esaminino senza guardare in faccia nessuno: per le istanze irricevibili, le case che vanno abbattute, vanno abbattute. Le irregolarità edilizie che possono invece essere sanate vanno sanate”. Il ministro di FdI, già governatore della Sicilia, è consapevole che per porre riparo allo scempio non basteranno vent’ anni. “Ma l’importante è cominciare. Ho istituito un gruppo di lavoro per arrivare intanto a una proposta di riforma. Sulla quale aprire il confronto politico e sul territorio. Bisogna semplificare, individuare le priorità, le risorse, progettare, appaltare, realizzare e chiudere il cantiere”.

Rdc, i giovani hanno diritto a scegliersi il futuro

Sul terreno minato del reddito di cittadinanza anche Musumeci sottolinea gli errori del provvedimento grillino. “Mantenere un giovane col denaro dello Stato significa togliergli il diritto al futuro. Lo Stato ha l’obbligo di sostenere i capi delle famiglie numerose, i capifamiglia inabili al lavoro, i disabili o anziani. Ma il giovane ha il diritto di progettare il proprio futuro”.

Bolkestein, dobbiamo tutelare gli interessi nazionali

Sul nodo energia bisogna procedere per step. “Fino a quando non raggiungeremo l’indipendenza energetica da fonti rinnovabili avremo la necessità di attingere a tutte le fonti di energia disponibili. Gli obiettivi del presidente Meloni sono chiari. Meno 55% di emissioni entro il 2030, zero emissioni entro il 2050. Ma intanto – scandisce il ministro – servono i rigassificatori, le trivelle. A meno che qualcuno non abbia soluzioni immediate alternative”. E la direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari? “Noi rivendichiamo il diritto a tutelare gli interessi nazionali. Un tessuto imprenditoriale che in quel comparto ha investito per migliorare la qualità dei servizi e, in alcuni casi, si è anche indebitato. Troveremo la soluzione più adeguata e ragionevole. Evitando che le lobby internazionali possano mettere le mani sulle nostre coste”.

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