Manovra, Meloni a Bruxelles: “Siamo tra le nazioni che hanno avuto il giudizio migliore dalla Ue”
Giorgia Meloni arriva all’appuntamento tra i 27 capi di Stato e di governo dell’Ue riuniti a Bruxelles per il Consiglio Europeo di dicembre forte della promozione incassata da Commissione europea sulla manovra. Così, sulla soglia dell’Europa Building, il presidente del Consiglio conferma ai giornalisti successo e soddisfazione per il lavoro del governo approvato a Bruxelles. «Ci hanno riconosciuto di aver fatto una manovra molto seria. Siamo tra le nazioni che hanno avuto il giudizio migliore e credo che questo chiami anche alla responsabilità del Parlamento italiano per una approvazione veloce, tenendo conto dei passaggi parlamentari», ha commentato il premier.
Meloni al Consiglio Europeo di Bruxelles
Quindi ha proseguito: «Una valutazione positiva che conferma la bontà del lavoro del Governo italiano (e nel tempo che avevamo a disposizione non era una cosa facilissima). Sottolinea la solidità della manovra economica. E ribadisce la visione di sviluppo e crescita che la orienta. In questa direzione continueremo a lavorare, nell’interesse dei cittadini italiani. Delle famiglie. E delle imprese». Ma sul summit di Bruxelles – il primo per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, giunta ieri sera nella capitale belga – è innegabile, aleggia l’ombra del Qatargate.
Soddisfatti che la manovra sia stata promossa dall’Ue
L’inchiesta per corruzione condotta dal giudice Michel Claise, che sarebbe partita, secondo rivelazioni pubblicate oggi da Le Soir e Knack, da un’operazione della Sureté de l’Etat, i servizi segreti belgi, incombe dall’alto sui palazzi d’Europa. Gli 007 di Bruxelles stavano lavorando da molti mesi insieme ad altri cinque servizi di intelligence europei sui tentativi di ingerenza di uno Stato straniero. Che fino a poche ora fa si pensava fosse solo il Qatar. E a cui adesso, dai pochi atti trapelati, va ad aggiungersi anche l’opera di influenza del Marocco.
Meloni sul “Qatargate”: «I contorni sono abbastanza devastanti»
Sul punto allora il presidente del Consiglio italiano, nel suo intervento ha commentato con fermezza: «Lo scenario è oggettivamente preoccupante. Le notizie che escono raccontano qualcosa che non avremmo mai immaginato. Credo che di fronte a vicende di questo tipo conti molto la reazione, che deve essere ferma e decisa. Si deve andare fino in fondo e non si devono fare sconti. Ne va della credibilità dell’Unione, delle nostre nazioni». Quindi il premier Meloni ha aggiunto: «Probabilmente se ne parlerà anche oggi. Noi chiederemo che sia fatta piena luce su quello che sta accadendo, perché i contorni sono abbastanza devastanti»…
La questione energetica e la guerra in Ucraina
Un tema, quello della corruzione entrato nel cuore delle istituzioni europee, da cui non possono prescindere molte delle questioni in agenda oggi a Bruxelles. Tematiche in sospeso, al centro di un dibattito che, dalla questione energetica alla guerra in Ucraina, incrocia percorsi e proposte. Non a caso, sull’energia Giorgia Meloni ha sottolineato come il tema della questione energetica sia estremamente rilevante e questo è complessivamente un Consiglio europeo nel quale noi siamo chiamati a confermare il nostro sostegno sulla vicenda della guerra di aggressione contro l’Ucraina. Sul fronte energetico questo Consiglio europeo ha le carte in regola per fare dei passi avanti, ed è ciò che mi aspetto».
Migranti, Meloni: «Una questione da affrontare in modo strutturale. Noi faremo la nostra parte»
E lo stesso dicasi sulla vicenda Ucraina, in merito alla quale la Meloni ha ribadito l’importanza di «essere in grado di dare risposte efficaci al domino di conseguenze che il conflitto comporta. Io credo che il tema sia molto politico e poco tecnico. L’Italia porta la sua posizione, contribuirà al dibattito e cercherà soluzioni comuni che siano efficaci». Così come efficaci e tempestive, torna a dire il premier, devono essere le proposte e le soluzioni mirate ad approcciare la vicenda migratoria che, rilancia Giorgia Meloni, «chiediamo di affrontare su un piano strutturale. Sono molte le tematiche, noi faremo la nostra parte».
Ue, Meloni: «Il governo sta proiettando l’Italia sulla sua dimensione mediterranea»
Non solo. A tal riguardo la Meloni sottolinea anche quanto «questo governo stia proiettando l’Italia sulla sua dimensione mediterranea, sul rapporto col Nord Africa, con i paesi del Mediterraneo. Questo diventa molto importante, nel contesto in cui ci troviamo. Sia in termini di cooperazione energetica – ha sostenuto il presidente del Consiglio –. Sia per tutto quello che riguarda la vicenda migratoria». E, ancora una volta, le diverse questioni tornano ad incrociarsi, richiedendo al consesso europeo un approccio strutturale. Integrato. Sinergico.