Manovra al rush finale: accordo raggiunto sull’aumento a 600 euro delle pensioni minime

17 Dic 2022 18:58 - di Redazione

“Il ministro Giorgetti sarà lieto di venire domani in commissione per esporre tutti gli emendamenti che il governo depositerà tra oggi e domani”. Così il sottosegretario al Mef, Federico Freni, rispondendo in commissione Bilancio alla richiesta di un intervento del ministro da parte di 5Stelle e del Terzo Polo. Intanto la maggioranza ha raggiunto l’accordo politico sull’aumento a 600 euro delle pensioni minime per gli over 75. La modifica alla manovra sarà introdotta attraverso un emendamento dell’esecutivo, ancora in via di definizione. In queste ore il governo sta lavorando a tempo di record alla definizione di un pacchetto di emendamenti alla manovra. I vari ministeri, nel frattempo, hanno inviato le loro proposte, che ammontano a 68 secondo una tabella con la data di ieri.

Manovra, accordo sull’aumento delle pensioni a 600 euro

Fra queste ipotesi (non necessariamente destinate a entrare fra gli emendamenti dell’esecutivo) ci sono quelle del ministero delle Infrastrutture per rifinanziare per 50 milioni sia il marebonus sia il ferrobonus. Le misure volte a incentivare la diversione modale nel trasporto marittimo e ferroviario. Una delle proposte del ministero dell’Istruzione, invece, è legata al Pnrr. Per consentire l’utilizzo delle economie di gara derivanti dai ribassi d’asta per gli interventi di edilizia scolastica già autorizzati e confluiti tra progetti del Piano. Nel capitolo Sport c’è una proposta per contrastare la pirateria digitale. Un’altra ipotesi di emendamento mira a trasformare l’Istituto per il credito sportivo nella società per azioni “Istituto per il credito Sportivo e Culturale”. Con il compito di promuovere l’attività dei soggetti pubblici e privati nei settori dello sport e della cultura. 

Rdc, verso la riduzione a sette mensilità nel 2023

È ancora in fase di valutazione da parte di governo e maggioranza l’ulteriore stretta in manovra al Reddito di cittadinanza. Con la riduzione da otto a sette mensilità di sussidio nel 2023. Lo si apprende da fonti dell’esecutivo, secondo cui questa soluzione libererebbe risorse per circa 200 milioni di euro. Novità anche sul caro bollette. “Stiamo studiando un meccanismo in cui il calcolo della bolletta dovrebbe in un qualche modo incentivare il risparmio”. Così il ministro Giancarlo Giorgetti alla stampa a margine della Festa per il decennale di Fratelli d’Italia a Roma. “Si tratta di dare una fascia protetta di consumo del 70-80% degli anni precedenti tutelato allo stesso prezzo. Poi se qualcuno consuma di più paga un prezzo più elevato. E’ un meccanismo molto complicato che potrebbe esordire la prossima primavera”. “Sicuramente – ha aggiunto il ministro della Lega – proprio in queste ore il governo proporrà una norma che ci permette di avere tutte le informazioni che in questo momento sono diffuse in vari organismi e autorità”.

Giorgetti: sul Pnrr raggiungeremo gli obiettivi

Sul Pnrr “gli obiettivi del 2022 li raggiungeremo e li vogliamo raggiungere e prenderemo la rata che ci aspetta”, ha assicurato Giorgetti. “Ieri  in consiglio dei ministri Salvini ha portato un nuovo codice degli appalti che speriamo di approvare definitivamente entro il mese di marzo. Questa è una delle riforme fondamentali senza costo che potrebbe veramente cambiare tutto il mondo delle pubbliche forniture e degli appalti pubblici”.

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