Lucarelli affila gli artigli sulla Ferragni, lite sul pandoro. L’accusa: non è beneficenza ma marketing

16 Dic 2022 13:56 - di Giulia Melodia
Lucarelli Ferragni

Scontro tra titani del web (e della polemica social): Selvaggia Lucarelli punta il dito contro Chiara Ferragni. Lo scontro in rosa – con punte di recriminazioni rosso sangue – coinvolge due leonesse del web. Pronte a sfidarsi con artigli notoriamente ben affilati sul tema della beneficenza declinata al marketing. E i social si dilettano allo spettacolo tutt’altro che meritorio… L’influencer, come sa bene il suo nutrito seguito di appassionati (paganti ed appaganti) in occasione delle feste natalizie ha preso a sponsorizzare la la vendita del pandoro Balocco con il brand Ferragni. L’immancabile blogger e giurata tersicorea però, non ci vede chiaro. E puntando i piedi sulla sottile linea di confine che in questo caso separa nell’operazione commercial-solidale beneficenza e commerciale, entra a gamba tesa su promozioni e ricavi. e in un post ammonisce azienda dolciaria e volto a cui ha affidato la reclamizzazione del prodotto.

Scontro tra Lucarelli e Ferragni sul pandoro Balocco

Nella fattispecie, un pandoro da decorare con zucchero a velo rosa. Con annesso uno stencil per riprodurre sul dolce natalizio l’occhio del brand di Chiara Ferragni. E caratterizzato da un prezzo notevolmente superiore a quello classico (euro 9,90 anziché 2,90). È l’ultima rivisitazione social della celebre ricetta natalizia che sta vendendo in questi giorni la Balocco, azienda cuneese che a novembre ha lanciato il tandem con la popolare influencer spiegando che l’operazione avrebbe portato a una donazione di parte del ricavato all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per sostenere la ricerca di nuove cure per i bambini affetti da osteosarcoma e sarcoma di Ewing. Ed è diventato il pomo della discordia tra la Lucarelli e la Ferragni.

La blogger all’influencer: «Non è un’operazione benefica ma di marketing»

Con la blogger che all’influencer manda a dire (sempre tutto via web): «Se per un mese sponsorizzi una campagna benefica (parlo sia con Ferragni che con Balocco). E ti fai bello sui giornali e sui social… Poi, quando ti vengono chieste spiegazioni dalla stampa e da chi ha comprato i pandori sulle modalità della beneficenza, le spiegazioni le devi». È questo, allora, il post che tiene banco sui social e con il quale, nelle sue stories di Instagram, la blogger si rivolge oggi direttamente all’influencer, per chiederle conto di una vicenda, sollevata dalla giornalista, che da giorni occupa i siti e i social. E che riguarda la vendita del pandoro Balocco con il brand Ferragni.

Lucarelli contro Ferragni con monito agli utenti: «Imparate a distinguere il benefico da bonifico»

E ancora. «L’operazione è soprattutto commerciale – rileva ancora la Lucarelli in diversi post e in un podcast dedicato alla vicenda –. Chiara Ferragni viene pagata da Balocco per “brandizzare” il pandoro. E l’ufficio stampa di Balocco ha dichiarato che l’azienda farà una donazione libera non proporzionale ai pandori venduti. Non si capisce bene dunque perché la Ferragni sostenga un’iniziativa benefica se lei è pagata dall’azienda e la Balocco fa una donazione scollegata dal numero dei pandori venduti».

E se la Lucarelli attacca, la Ferragni tace… e vola a Parigi

L’argomento infervora i social, dove molti utenti si dicono disorientati e sorpresi per aver acquistato il dolce con un intento benefico. La Lucarelli posta poi su Instagram alcuni titoli di quotidiani in cui si riporta la dichiarazione dell’ospedale, che sostiene che la donazione da parte di Balocco sarebbe già stata fatta. Scollegando quindi di fatto – se così fosse – le vendite dalla donazione. «Per il prossimo Natale, imparate a distinguere il benefico da bonifico», incalza ancora la Lucarelli con il calembour rivolto agli ascoltatori. Nessuna risposta, però, dalla Ferragni. La quale, al momento, stando alle sue stories Instagram, sembra essere in viaggio verso Parigi, se per diletto o alla conquista di nuovi acquisti da brandizzare, non è dato saperlo. Ma siamo certi che la Lucarelli seguirà le tracce…

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