L’attualità del pensiero di Altero Matteoli in un convegno con La Russa, Gasparri, Lupi e Brogi

22 Dic 2022 15:40 - di Caterina Ronchieri

Riceviamo e pubblichiamo.

Due giorni fa a palazzo Giustiniani si è riunita – su iniziativa dell’Associazione che porta il suo nome –  la vecchia guardia della destra italiana per ricordare Altero Matteoli, figura autorevole e di spicco – scomparsa il 18 dicembre del 2017 – di una destra che dopo tante battaglie si trova ora alla guida del Paese. Ha introdotto i lavori Emilio Brogi, a lungo nel gabinetto Matteoli ricordando l’attualità del pensiero di Altero, come le sue scelte politiche: “Sia come ministro dell’Ambiente che delle Infrastrutture aveva previsto la soluzione dei problemi di oggi: se fossero stati realizzati i rigassificatori, previsti da Matteoli e poi bloccati successivamente, oggi il nostro Paese affronterebbe con più serenità il problema energetico”. Ma Brogi ha ricordato anche la sua difesa della famiglia naturale e della vita dalla nascita fino alla fine. Ma soprattutto  il suo impegno costante per l’unità del centrodestra. Anche nei momenti più difficili.

Poi il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato come la destra politica esista non solo in Fratelli d’Italia. E ha sottolineato come fosse diversa la politica a destra per la generazione di Altero, e per la sua. “Chi ha raccolto il testimone si è reso conto di come fosse importante non farlo cadere. Altero ha fatto tanta strada impervia, negli anni ’70 e ’80: non era facile essere Altero Matteoli in Toscana, una mosca in mezzo alle mosce rosse. Nessuno di noi è mai indietreggiato di un millimetro. Le intelligenze migliori stavano a destra, ma c’è voluto mezzo secolo per poterlo riconoscere. La capacità di non uscire dalla dritta strada delle proprie idee ha consentito a chi è venuto dopo di camminare più velocemente. Oggi dopo tante sofferenze è stato più facile correre, dopo tante sofferenze e tante difficoltà. E’ venuto il tempo della mietitura. Ma se non ci fossero state persone come Altero Matteoli, che tanto hanno seminato, questa mietitura non sarebbe stata possibile”.

Maurizio Gasparri si è invece soffermato su un lato più personale di Altero Matteoli, sulla sua capacità, pur nella laicità profondamente radicata, di essere interlocutore serio, consapevole dei valori della sua destra, del mondo cattolico e ha ricordato le cene con il Cardinale Ruini in una città, Livorno, che aveva visto nascere il partito comunista”. Maurizio Lupi ha invece messo l’accento sull’incontro politico tra storie diverse e la capacità dei conservatori di riunirsi in un cammino politico comune pur provenendo da storie differenti, nel segno della strada tracciata proprio da Matteoli.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ARTICOLI CORRELATI