La Juve approva il bilancio. Agnelli: facile voltare le spalle. A sorpresa si presenta Moggi
L’assemblea degli azionisti della Juve ha approvato – 99,6% dei presenti a favore, lo 0,3% contrari – il bilancio della società chiuso al 30 giugno 2022 con una perdita di circa 238 milioni.
“Sono perfettamente consapevole, e la mia vita me lo ha insegnato in diversi momenti, che quanto tutto va bene sono solo grandissimi applausi e pacche sulle spalle e – ha detto il presidente dimissionario della Juventus, Andrea Agnelli, intervenendo nel corso dell’assemblea dei soci – quando le cose non vanno bene come uno auspicherebbe, invece, che la gente è molto più veloce a girare le spalle, a criticare, a trovare difetti in qualsiasi attività che può essere stata svolta”.
“Quando uno sceglie dei giocatori lo fa perché ha la convinzione che quella sia la miglior squadra possibile da mandare in campo – ha sostenuto il presidente dimissionario della Juventus – le scelte legate alla squadra sportiva sono sempre dipese dal responsabile dell’area sportiva perché il giorno in cui una persona non responsabile dell’area interviene in maniera diretta è il giorno che si deresponsabilizza la gente e quel giorno sarà quello in cui si avranno i maggiori problemi”.
Agnelli ha ribadito “la totale convinzione della correttezza dell’operato da parte della società anche condiviso da parte di una serie di esperti per quanto riguarda le vicende di natura contabile”.
Intervenendo a conclusione del dibattito che ha preceduto l’approvazione del bilancio della Juventus, rivolgendosi agli azionisti che hanno preso la parola, ha concluso: “ci tengo a ringraziare tutti quanti per i complimenti e per le critiche che sono accolti con piacere entrambi”.
A sorpresa, accolto da un applauso, all’assemblea dei soci della Juventus si è presentato l’ex-direttore generale Luciano Moggi.
“Sono qui per ringraziare Andrea Agnelli perché nove scudetti non si vincono con facilità, sono quelle cose che difficilmente si riescono a capire ma chi c’è dentro sa le difficoltà che si incontrano per vincere e io devo ringraziare Andrea Agnelli per quello che ha fatto in una società che non si è mai difesa o non ha saputo difendersi o praticamente ha lasciato cadere tutto quello che gli veniva addosso e per questo è diventata un giocattolo nelle mani di tanti, soprattutto dei media”.
“Un epiteto che viene dato alla Juventus in questo momento è ‘vince perché ruba’. E un assurdo, la Juventus ha sempre vinto sul campo e non ha mai rubato niente a nessuno, forse hanno rubato qualcosa a noi”, ha aggiunto Moggi che ha proseguito “considerato che io sono uno abituato a vivere non ad esistere, ancora combatto per Calciopoli perché siamo stati indicati come colpevoli di cose che hanno fatto altri”.
A questo proposito, Moggi ha mostrato un cofanetto spiegando “qui c’è un cofanetto con una chiave, abbiamo fatto molta fatica a farlo, in cui c’è tutta Calciopoli. Se è vero che è stato riaperto il caso delle plusvalenze perché pensano di aver trovato cose nuove, dovrebbe essere riaperto Calciopoli che è una ferita che non si rimargina ne per noi ne per la Juve”.