È morto Gerardo Bianco, esponente storico della Dc: fu ministro della Pubblica Istruzione
È morto questa notte a Roma Gerardo Bianco, esponente della Dc, capogruppo alla Camera, ministro e poi segretario del Ppi dopo la fine dello scudocrociato e la scissione tra la parte che si schierò con il centrodestra e quella con il centrosinistra. Aveva compiuto 91 anni nel settembre scorso.
Gerardo Bianco, protagonista di tante fasi politiche
Non un politico per tutte le stagioni, nel senso dispregiativo del termine. Ma un uomo che ha saputo essere protagonista di tante epoche della storia politica italiana, Ha vissuto fasi delicate in generale e per il suo partito in particolare, restando sempre coerente con le proprie idee e i propri principi e libero nelle sue scelte.
A volte nelle retrovie, a volte in ruoli di rilievo
Gerardo Bianco, 91 anni compiuti nel settembre scorso, esponente Dc di lungo corso, ha saputo alternare momenti in cui rimanere nelle retrovie con altri in cui assumere ruoli di rilievo. Capogruppo alla Camera dal 1979 al 1983 e poi tra il 1992 e il 1994, vicepresidente dell’Assemblea di Montecitorio tra il 1987 e il 1990, quando divenne ministro della Pubblica istruzione nel sesto Governo Andreotti, sostituendo Sergio Mattarella dimessosi con i ministri della sinistra Dc durante l’iter della legge Mammì sulle telecomunicazioni.
Dalla laurea in Lettere classiche all’insegnamento universitario
Originario di Guardia Lombardi, in provincia di Avellino, Gerardo Bianco si laureò in lettere classiche. Fu docente universitario di letteratura e storia della lingua latina all’Università di Parma. Ritenuto uno dei più esperti e attenti meridionalisti, era presidente dell’Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno (antica associazione fondata nel 1910 che ha avuto tra i suoi esponenti, tra gli altri, anche Benedetto Croce).
Gerardo Bianco e la nascita dell’Ulivo
Finita la storia della Dc, all’alba della cosiddetta seconda Repubblica si schierò contro la scelta di Rocco Buttiglione di schierare il Ppi nel centrodestra e dopo la scissione che ne seguì nel 1995 assunse la segreteria del partito, contribuendo alla nascita dell’Ulivo. “Jerry White”, come venne simpaticamente soprannominato, restò alla guida dei Popolari fino all’inizio del 1997, quando fu nominato presidente, carica ricoperta fino al 2000. Tra il 1994 e il 1999 fu europarlamentare.
Le parole di Sergio Mattarella
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha appreso «con stato d’animo di tristezza» la notizia della scomparsa di Gerardo Bianco, «leale servitore delle istituzioni, politico appassionato, ricco di cultura e umanità». Lo riferisce un comunicato del Quirinale.
«Viene a mancare una grande personalità della politica italiana», afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. «Autorevole protagonista di scelte importanti e capace di ascolto e dialogo nella ricerca dell’interesse nazionale».