Due Ong travolte dallo scandalo delle mazzette dal Qatar. Articolo 1 sospende Panzeri

10 Dic 2022 17:48 - di Angelica Orlandi
Ong Panzeri Qatar

Il Qatargate travolge i paladini dei diritti umani. Le due ong finite nel mirino degli inquirenti belgi nell’ambito dell’inchiesta per sospetta corruzione, Fight Impunity e No Peace Without Justice, hanno sede entrambe al civico 41 di Rue Ducale, nei pressi del Palais Royal, del Parlamento Federale e dell’ambasciata degli Stati Uniti d’America, a Bruxelles. A fondare la prima il 25 settembre 2019 nello studio del notaio Jean van de Wouwer è stato Antonio Panzeri. Già segretario della Camera del Lavoro di Milano, ex eurodeputato per il Pd prima e poi per Articolo 1, del gruppo S&D, residente a Calusco d’Adda. Fermato venerdì dalle autorità belghe. Figurano come fondatori altre tre persone: G.D.A, residente a Bruxelles, D.D., un altro italiano residente a Strasburgo e L.R., italiana domiciliata a Bollate, nel Milanese.

Le Ong legate a Panzeri e Figà Talamanca

Si tratta di una Asbl, Association Sans But Lucratif, l’equivalente belga delle nostre Onlus, che ha come fine, riporta l’atto di costituzione consultato dall’Adnkronos: “contribuire a promuovere la lotta contro l’impunità e il non rispetto del diritto internazionale da parte degli individui, quale che sia il loro grado di potere o di autorità; come pure la prevenzione dei conflitti e delle violazioni dei diritti umani che ne derivano”. Tutto questo anche attraverso “l’organizzazione di campagne di informazione e di sensibilizzazione pubblica: conferenze, dibattiti e laboratori di riflessione tematica”; di “visite di studio e di scambio e lo sviluppo di reti e canali di comunicazione tra diversi soggetti accademici, sociali e istituzionali”.

La Mogherini si è dimessa da bord di Fight Impunity

Nel bord figurava  Federica Mogherini, ex ministro degli Esteri e Alto Rappresentante dell’Ue, che oggi ha annunciato di essersi dimessa; oltre a Dimitris Avramopoulos, già commissario europeo agli Affari Interni, candidato all’incarico di inviato speciale dell’Ue per il Golfo.

Le ong legate a Panzeri e a Figà Talamanca

Passiamo alla seconda Ong. Anche No Peace Without Justice è una Asbl, come Fight Impunity: inizialmente aveva sede in Rue du Pepin, sempre a Bruxelles. Tra gli scopi figurano “l’abbandono della pratica delle mutilazioni genitali femminili e di altre violazioni dell’integrità fisica e morale della persona”. Nonché “la creazione di un nuovo sistema di garanzie e giurisdizioni internazionali”. G.P si è dimesso dal cda nel 2013, sostituito da A.C, residente a Roma. Nel 2020 Nicolò Figà Talamanca, N.G.G. e A.C. sono stati rieletti amministratori dall’assemblea, con un mandato di sette anni.

Le due ong nella stessa sede a Bruxelles

Una delle ultime persone fermate dagli inquirenti belgi è sempre un italiano, Niccolò Figà-Talamanca, segretario generale dell’ong No Peace Without Justice. Indagato a Bruxelles nell’inchiesta sul presunto tentativo di corruzione di alcune autorità europee adoperato dal Qatar.  Figà-Talamanca rientrerebbe tra le persone avvicinate dal Paese del Golfo per promuovere la propria immagine in vista dei Mondiali e fare propaganda sui progressi qatarioti nel campo della tutela dei diritti umani.

Nello stesso edificio gli uffici dei Radicali italiani e di +Europa

La sede sociale dal 2018 si trova in Rue Ducale 41, dove l’associazione ha tuttora sede, in una palazzina a due piani davanti al Parc de Bruxelles, un giardino urbano quadrangolare. Nello stesso edificio hanno gli uffici, secondo quanto riporta la targa all’ingresso, anche i Radicali Italiani, Più Europa, l’Associazione Luca Coscioni, l’Euro-Syrian Democratic Forum, Al Wefaq (un partito di opposizione del Bahrein) e altre realtà. Più, appunto, Fight Impunity, che ha una targa separata, probabilmente perché è di costituzione più recente.

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