Donna carbonizzata, catturato in Francia il tunisino accusato della morte di Alice Neri

14 Dic 2022 15:06 - di Sara De Vico

È stato catturato in Francia questa mattina. Mohamed Bedoui Gaaloul, il 29enne tunisino gravemente indiziato dell’omicidio di Alice Neri, è stato arrestato dal personale del Servizio di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Mulhouse. Con il supporto della Brigata di Ricerca e Intervento di Strasburgo. L’uomo è destinatario di un mandato di arresto europeo emesso il 30 novembre dal gip di Modena su richiesta della procura. Il tunisino è considerato il responsabile dell’uccisione della donna trovata carbonizzata in auto nella campagne di Concordia (in provincia di Modena) il 18 novembre scorso.

Donna carbonizzata, arrestato in Francia il tunisino indagato

Gaaloul era attivamente ricercato in Europa attraverso la proficua collaborazione fornita da Eurojust. Indispensabile per l’attivazione della cooperazione giudiziaria e di polizia, con Francia, Svizzera, Grecia, Germania e Paesi Bassi. La cattura arriva al termine di serrate indagini coordinate dalla procura e delegate al Nucleo Investigativo Carabinieri di Modena. I cui ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, più volte in questi giorni si sono recati in Francia e Germania per collaborare con i collaterali organi di polizia per il rintraccio del presunto killer.

Accusato di omicidio e distruzione di cadavere

I carabinieri di Modena erano arrivati al 29enne tunisino dopo indagini con visioni di telecamere e numerosi interrogatori. Si trovava in Alsazia e probabilmente stava fuggendo. Presto sarà in Italia. L’indagato, attraverso i familiari, si era detto pronto a tornare in patria per scagionarsi dai sospetti che lo riguardano. Ora dovrà rispondere di omicidio e distruzione di cadavere. L’uomo abitava in affitto a Vallalta di Concordia con la moglie. E quella sera avrebbe chiesto un passaggio ad Alice. A fare il suo nome venerdì scorso nell’interrogatorio in Procura è stato il secondo indagato in questa vicenda, il collega sardo che aveva trascorso con la donna l’ultima sera allo Smart Cafè di Concordia. Sarà il tunisino, tornato in Italia, ora a dover spiegare agli inquirenti cosa è successo quella drammatica sera.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *