“Dobbiamo proteggere Giorgia Meloni”: le parole della Aspesi che non ti aspetti

1 Dic 2022 18:36 - di Augusta Cesari
Aspesi Meloni

“Dobbiamo accettarla e proteggerla“. La “difesa” di Giorgia Meloni che non ti aspetti arriva nientepopodimeno che da Natalia Aspesi. Colei che prima delle elezioni aveva addirittura invitato le donne a non votarla, “perché ragiona come un uomo”. Eppure, sia pure da un fronte politico avverso, la firma di Repubblica spende parole da non sottovalutare. Lo fa dal Venerdì, l’inserto del quotidiano, rispondendo alla lettera di una lettrice che recita così:

Natalia Aspesi sul “Venerdì” di Repubblica: “Dobbiamo proteggere la Meloni”

“La Giorgia de noantri ha presentato la Manovra, l’ex Finanziaria di altri tempi. Ma sempre grami per carità. Tira da una parte e si scopre l’altra, metti una pezza e si apre una voragine. La Giorgia ne esce inevitabilmente provata. Ora la mia non vorrebbe essere una difesa, rimane sempre un’avversaria politica; ma è l’unica premier che abbiamo a disposizione: volenti o dolenti la dovemmo tutti coccolare, farla stare il meglio possibile, con scioltezza”. Alla lettera proveniente da una lettrice di Ascoli Piceno, la Aspesi risponde: “Penso anch’io che questa è, e fin che c’è, pur stando molto all’erta, dobbiamo non solo accettarla, ma addirittura proteggerla”. Vengono in mente le parole che pronunciò Alessandro Giuli da Lilli Gruber rispondendo a Travaglio: “La Meloni è l’unico bene rifugio della politica italiana“. 

Aspesi su Meloni: “E’ l’unica premier che abbiamo…”

Prevale, insomma, la considerazione del bene comune. Siamo in uno dei momenti più delicati dal punto di vista economico. Il caro energia e la guerra in Ucraina rendono il quadro delicato. I denari della finaziaria devono essere spesi in massima parte per attutire i costi energetici di famiglie e imprese. La via è stretta, ma il governo Meloni sta provando a mutare la visione dell’Italia. Per questo, il lavoro che sta facendo il premier Meloni è compreso anche da un’avversaria che non si è mai tirata indietro quando si trattava di tirarle bordate.

“E’ anche al mondo che la nostra premier deve render conto”

Non risparmia un po’ di veleno anche in questa risposta alla lettrice, parlando di nomine e di scelte che non le aggradano. Certo, un governo di centrodestra perché mai dovrebbe piacere nel suo insieme a una donna di sinistra? Epperò rimane la considerazione “che è anche al mondo che la nostra premier, che ha già le occhiaie, deve rendere conto, e sta cercando di farlo: non credo che i suoi sodali l’aiuteranno – scrive con una punta di acidità la Aspesi. Per questo, leggere nero su bianco che  chiede di “proteggere” la Meloni, può sembrare quasi una “folgorazione”… Dal “femministe non votatela” sembra passata un’era geologica…

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