Buttafuoco: “Con Meloni torna la politica. Sconfitta la narrazione irreale della sinistra”

5 Dic 2022 9:24 - di Alessandra Parisi

Con il governo Meloni tornano la politica e “il principio di realtà”. È la riflessione di Pietrangelo Buttafuoco che su Libero fa il punto delle prime settimane italiane con la leader di FdI a Palazzo Chigi. Lo scenario è suggestivo, la rotta difficile. Lo scrittore vede la stagione dell’opposizione come un lungo allentamento preparatorio in vista del governo.

Buttafuoco: dopo tanta opposizione la destra è pronta

“Noi abbiamo un esempio da manuale sul tema, quello del Partito Comunista Italiano. Storicamente è sempre stato all’opposizione. In realtà era preparato al governo e al sistema. Tant’ è vero che il Pd usufruisce della formazione politico -culturale derivante dal Pci. Che aveva penetrazioni un po’ ovunque, dall’università all’editoria…”, dice Buttafuoco. La destra può contare sulla penetrazione nella società attraverso il consenso.

Le delle cancellerie europee hanno risposto bene

La maggioranza degli italiani non è di sinistra. Se si pensa all’immaginario, Giovannino Guareschi è largamente maggioritario rispetto a Italo Calvino. Padre Pio è molto più radicato rispetto a Don Ciotti”. Anche la presunta reazione ostile delle istituzioni europee e dei potentati è stata smentita. Per un dato psicologico, osserva lo scrittore e giornalista siciliano. “Istintivamente, l’opinione pubblica europea parte da un dato: è un governo che dura cinque anni. Non ha le fragilità che si vedevano in altre esperienze politiche. Il Macron di turno, quando si confronta con Giorgia Meloni, interloquisce con un Presidente del consiglio solido. Che non è commissariato da nessuno”.

Il borbottìo patetico dei grandi giornali del sistema

In netta difficoltà la grande stampa di sistema. «C’è un borbottio ormai sempre più patetico dei grandi giornali dell’establishment. Che sono sempre stati governativi e oggi si trovano ad essere baluardo d’opposizione. Ma con temi tutti legati alla famosa narrazione. Ma una cosa è l’Italia che si alza al mattino per andare a procurarsi il pane. Altra cosa è la brioche di Maria Antonietta. Il cipiglio della Ztl generale vive questa situazione nella bolla confortevole del proprio narcisismo”.

Lo scontro tra narrazione e principio di realtà

Oggi si verifica lo scontro tra la narrazione e la realtà. ” Il Pd poteva perdere le elezioni. Ma, per usare una battuta di Renzi, sapevamo che Orlando sarebbe stato comunque ministro. Ora, tutto questo è stato spazzato via dal risultato elettorale. Un trauma, immediatamente assorbito dall’opinione pubblica”.

Ora la sfida di darsi una visione

Ridicola e goffa anche la battaglia contro il ritorno del fascismo. “Quello ormai fa ridere. Neanche loro ci credono più perché hanno capito che è controproducente”. Buttafuoco non ha dubbi: “Il colpo di scena del governo Meloni è un ritorno in grande stile della politica, un ritorno mobilitante”. Ora arriva la sfida più grande, quella di darsi una visione. “Trovo interessante il tentativo di costruzione del Partito conservatore italiano. Un percorso che, peraltro, dovrà porsi come obiettivo anche quello di dare spazio alla cultura italiana nell’identità europea contemporanea. Dove finora prevalgono quella francese e quella tedesca”.

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