Autonomia, Zaia incalza il Parlamento: «Non è più un tabù. Occorre procedere»

6 Dic 2022 9:06 - di Michele Pezza
Zaia

Lo definisce un «passaggio epocale», ma proprio per questo esorta a stringere i tempi e a chiudere il capitolo dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) entro il prossimo anno. Quindi, avverte: «L’autonomia non è più un tabù». A parlare, dalle colonne del Corriere della Sera, è il presidente del Veneto Luca Zaia. Il governatore è il più martellante nella richiesta di portare a termine il progetto di autonomia regionale rafforzata (o differenziata) che pure tante (e trasversali) diffidenze solleva. Ma lui non demorde: d’intesa con il ministro Calderoli sta predisponendo un “decalogo” sull’autonomia che rappresenta l’ultimo passaggio prima del traguardo. «È questione di giorni – assicura -. Siamo in fase di definizione di un documento che ho proposto ai colleghi delle Regioni per scendere sul terreno concreto e mettere da parte le discussioni astratte».

Così Zaia al Corriere della Sera 

Seppur non apertamente, tra queste ultime Zaia inserisce anche il presidenzialismo che, nelle intenzioni di parte della maggioranza, dovrebbe camminare in parallelo con l’autonomia. Ma è un percorso che non convince il governatore. «Sono due obiettivi diversi che condividiamo ma che – obietta – hanno tempi diversi. Non sono possibili do ut des. L’autonomia si può fare con una legge ordinaria, per il presidenzialismo serve una riforma costituzionale. Dobbiamo lavorare convintamente – prosegue – per entrambi gli obiettivi». Vedremo.

Il “decalogo” del governatore

Quel che è certo è che Zaia ripone grandi aspettative nel suo “decalogo”, anche perché contiene principi condivisi anche dagli altri presidenti di Regione. Il governatore ne cita tre: «La promozione delle autonomie secondo l’articolo 5 della Costituzione; il principio dell’indivisibilità della Repubblica; la necessità di determinare i Lep». Questi ultimi rappresentano la parte più accidentata del percorso. Indicano infatti una soglia minima di prestazioni che deve essere uguale per tutte le Regioni italiane. Ma Zaia è ottimista. «L’autonomia – conclude – non è più un tabù. Ne parlano tranquillamente sia il presidente ella Repubblica Mattarella che la premier Meloni»,

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