Valditara: la polemica sul Muro di Berlino? Un ministro ha il diritto e il dovere di aprire dibattiti

13 Nov 2022 18:53 - di Redazione

“Credo che un ministro abbia anche il dovere, oltre che il diritto, di far discutere su alcune date nella storia della Repubblica. Ci saranno anche altre date a breve, per la nostra storia italiana anche più significative, per esempio la Giornata in cui sono state proclamate le leggi razziali, credo sia importante discutere su quelle leggi infami. Discutere più in generale sul razzismo. Ma ci sono anche altre date come il 27 di gennaio e il 25 aprile”. Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, a Mezz’ora in più, su Rai 3, ha risposto alle polemiche sul 9 novembre ‘Giornata della libertà’ .

Valditara: la mia lettera era un invito alla riflessione

“Credo sia positivo invitare a riflettere su cosa abbia comportato il crollo del Muro di Berlino – ha sottolineato il ministro – Qualche commentatore ha detto ‘è una data trascurabile’, banalmente non avremmo l’Europa che abbiamo oggi. Quella è una grande Giornata di libertà. Semmai mi stupisce che la Sinistra non abbia colto questa grande occasione per avviare un dibattito sull’importanza della libertà contrapposta ad esperienze totalitarie del passato. Credo che questa polemica si una po’ retro, come se qualcuno avesse degli scheletri nell’armadio di cui non voglia assolutamente liberarsi”.

L’Anpi? “Non compete al ministro incontrare associazioni”

A proposito della protesta dell’Anpi Valditara ha sottolineato :”Non credo che competa al ministro dell’Istruzione fare incontri con varie associazioni. Molto volentieri io incontro chiunque, ma francamente credo si debba riconoscere che nella mia lettera c’era un invito a discutere, non era una lettera ‘autoritaria’, non voleva imporre valori di riferimento, anzi c’era proprio la declinazione di come il comunismo sia stato un fenomeno molto complesso, dopodiché io do una mila lettura invitando i ragazzi a riflettere e a confrontarsi”.

Valditara: “Mio padre partigiano apprezzerebbe le mie posizioni politiche”

E infine, rispondendo a una domanda sul padre partigiano, ha sostenuto che “la Destra a cui penso è liberal-conservatrice, l’ho detto in più occasioni. E anche il riferimento al sovranismo – l’ho scritto nei miei libri – è in relazione alla sovranità popolare, ovvero all’art. 1 della Costituzione, all’essenza della democrazia. Mio padre partigiano, che ha combattuto per la libertà e la democrazia, non potrebbe che apprezzare il mio attaccamento all’art. 1 della Costituzione”.

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