Soumahoro difende la moglie: “Ha diritto all’eleganza”. E i soldi per la villetta? “Ho scritto un libro…”

25 Nov 2022 10:22 - di Redazione

“Mia moglie con i bauli di Louis Vitton non mi ha creato alcuna forma di imbarazzo. E ritengo che il diritto all’eleganza, il diritto alla moda, è una libertà. La moda non è né bianca né nera. La moda è semplicemente umana”. Così Aboubakar Soumahoro, a Piazza Pulita, ha difeso la moglie che pubblicava foto su Instagram con vestiti e borse griffate mentre la cooperativa di cui faceva parte non pagava gli stipendi. Formigli gli aveva offerto invitandolo su la7 l’occasione per fornire un chiarimento sulle vicende che ne hanno minato la credibilità come politico e come difensore dei braccianti sfruttati ma il neodeputato del partito di Fratoianni e Bonelli non ha saputo sfruttarla.

Soumahoro dai diritti dei braccianti al diritto alla moda…

Anzi, con le sue risposte vaghe, ha provocato una levata di scudi sui social. I commenti più teneri? Dai diritti dei braccianti al diritto alla moda è stato un attimo… Ancora più sorprendente la risposta data sui soldi con i quali Soumahoro ha potuto comprare una villetta. “Con quali soldi ho vissuto? Ho scritto un libro” dice a Formigli che gli ricorda di un mutuo da 270mila euro per comprare la casa. E aggiunge: “Mia moglie lavorava”.

Troppi “non sapevo” nell’intervista con Formigli

Ancora Formigli gli rammenta che non si trovavano i soldi per pagare i dipendenti ma si sono trovati 240mila euro che i dirigenti della cooperativa Karibu si sono spartiti nel 2021, compresa la suocera. “A sua moglie non ha chiesto conto di nulla? Era ignaro di tutto?”, domanda il conduttore. “Non sapevo nulla”. “Sua moglie allora le ha mentito?”. “Non sapevo”. “Lei ha chiesto conto a sua moglie?”. “Sì, ma lei non lavora più nella cooperativa”.

Mieli: Soumahoro costruito dal circo mediatico

In definitiva Soumahoro è stato volutamente e insistentemente evasivo tanto che lo stesso Formigli più di una volta le ha fatto notare che non erano credibili le sue risposte. In trasmissione è arrivata anche l’accusa di Paolo Mieli: un circo mediatico ha sorretto Soumahoro facendolo entrare in Parlamento. Possibile che nessuno si sia accorto di niente? Possibile che nessuno gli abbia chiesto ciò che gli stiamo chiedendo oggi? Possibile. Anzi hanno scritto anche di Soumahoro come possibile leader della sinistra visto che la sua mission era di portare gli invisibili in Parlamento. Invisibili i cui diritti erano negati dai suoi stessi familiari.

 

 

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