Processo Rigopiano: chiesti 12 anni per l’ex prefetto di Pescara. Tutte le richieste dei pm per i 30 imputati

24 Nov 2022 16:29 - di Carlo Marini
Rigopiano

La Procura di Pescara per la tragedia di Rigopiano ha chiesto la condanna dell’ex Prefetto di Pescara Francesco Provolo a 12 anni e 4 mesi, per l’ex presidente della Provincia Antonio Di Marco a 6 anni e ha chiesto 11 anni e 4 mesi per il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta. Sono alcune delle richieste di condanna formulate dalla Procura di Pescara per i 30 imputati del processo sulla tragedia dell’hotel Rigopiano di Farindola, travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che causò 29 morti.

L’accusa, rappresentata dal procuratore capo, Giuseppe Bellellu, e dai sostituti Andrea Papalia e Anna Benigni, al termine della requisitoria ha proposto per Bruno Di Tommaso, gestore dell’albergo e amministratore e legale responsabile della societa’ “Gran Sasso Resort & SPA”, la pena di 7 anni e 8 mesi.

Processo Rigopiano: tutte le richieste per i 30 imputati

I pm hanno inoltre sollecitato la condanna a 10 anni ciascuno per Paolo D’Incecco, dirigente del servizio di viabilita’ della Provincia di Pescara, e Mauro Di Blasio, responsabile dello stesso servizio; a 11 anni e 4 mesi per il tecnico comunale, Enrico Colangeli, e l’assoluzione per il capo 6, e relativamente al capo 7, il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Per i dirigenti regionali, Carlo Giovani, Carlo Visca, Pierluigi Caputi, Emidio Primavera, sono stati invece chiesti 5 anni ciascuno.

Per gli ex sindaci di Farindola, Massimiliano Giancaterino, e Antonio De Vico, 6 anni ciascuno; un anno per Giuseppe Gatto, redattore della relazione tecnica allegata alla richiesta della Gran Sasso spa di intervenire su tettoie e verande dell’hotel. Per il dirigente regionale, Antonio Sorgi, è stata chiesta l’assoluzione per due capi di imputazione e il non doversi procedere per intervenuta prescrizione relativamente al capo 7. Per Sabatino Belmaggio, responsabile del rischio valanghe fino al 2016, la condanna a 5 anni; per Andrea Marrone, consulente incaricato da Di Tommaso per adempiere le prescrizioni in materia di prevenzione infortuni, 2 anni e 6 mesi. E ancora: 4 anni per il tecnico geologo, Luciano Sbaraglia, 4 anni per Giulio Honorati, comandante della Polizia Provinciale di Pescara; 3 anni per il tecnico Tino Chiappino. Poi 8 anni per Leonardo Bianco, ex capo di gabinetto della Prefettura Pescara; 9 anni per la dirigente della Prefettura, Ida De Cesaris, e assoluzione per il reato contestato al capo B. Chiesta invece l’assoluzione per l’imprenditore Paolo Del Rosso, e la prescrizione per il capo 7. Chiesti poi 7 anni per Vincenzo Antenucci, dirigente Servizio prevenzione rischi e coordinatore del Coreneva dal 2001 al 2013). Sanzione pecuniaria per la societa’ Gran Sasso Resort & Spa srl, imputata per illecito amministrativo; assoluzione per i due vice prefetti Salvatore Angieri, e Sergio Mazzia; 2 anni e 8 mesi ciascuno per gli altri prefettizi, Giancarlo Verzella, Giulia Pontrandolfo, Daniela Acquaviva.

I legali delle 29 vittime: “Richieste esemplari”

Sono “richieste di pene esemplari che costituiscono la conclusione naturale di una spietata biografia di omissioni e abusi”. Lo ha detto a LaPresse Gabriele Germano, avvocato di 5 famiglie delle vittime, del Reboa Law firm (Gabriele Germano, Maurizio Sangermano, Massimo Reboa e Silvia Rodaro). “Da un lato esprimo soddisfazione per le pesanti pene chieste dalla Procura della Repubblica nei confronti degli imputati, ma dall’altro non posso non osservare che, a mio avviso, le responsabilità di alcuni imputati sono maggiori di quelle delineate dai pm e che le carte processuali hanno fatto emergere ulteriori possibili responsabili per i quali auspico che si apra un nuovo fascicolo processuale. Ma di ciò parlerò domani in aula, quando sarà il mio turno”. Così l’avvocato Romolo Reboa, legale di alcuni dei familiari delle vittime di Rigopiano, commenta all’Adnkronos le richieste della Procura per gli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *