Piantedosi replica: “Io disumano? Non accetto lezioni. Quei migranti sono al sicuro. Non sono in mare”

8 Nov 2022 17:23 - di Redazione
Piantedosi

Dopo ore di violento bombardamento mediatico, il ministro degli Interni Matteo Piantedosi replica a chi lo critica, anche per quell’espressione “carico residuale” riferita ai migranti che dovrebbero tornare indietro dopo la verifica sullo stato di salute.

Piantedosi: non accetto lezioni sui diritti umani

“Se vi volete fermare all’esegesi delle espressioni burocratiche fate pure ma non accettiamo lezioni da nessuno dal punto di vista del rispetto dei diritti umani” ha detto il ministro a margine della presentazione del calendario della polizia 2023. Poi Piantedosi ha precisato che i migranti “non sono in mare, sono al sicuro”.

Delmastro: polemica strumentale sul termine “carico”

Tra coloro che hanno attaccato Piantedosi, oltre al solito Roberto Saviano, anche Simona Malpezzi, presidente dei senatori dem, per la quale “il termine umanità andrebbe spiegato al Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi, quando non ha parlato di esseri umani ma di ‘carico residuale’. Il linguaggio dice molto delle persone e se definisci delle persone in questo modo gli togli la dignità di esseri umani”.

Sulla polemica, in difesa di Piantedosi, è intervenuto anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. “La sinistra urla allo scandalo per la definizione ‘carico’ in relazione ai migranti sulle navi ong. Il lemma prescelto tradirebbe il razzismo del governo? No!”. Ecco la lezione: “Il lemma prescelto è quello dell’art. 19 della convenzione Onu sui diritti del mare che testualmente recita: ‘carico di persone’. Agli italiani la decisione: o anche l’Onu è assediata da odiosi razzisti o la sinistra nostrana è popolata da ignoranti: tertium non datur. Io modestamente propendo per la seconda”.

Il blitz al Viminale di padre Zanotelli

Nel pomeriggio c’è stato intanto anche un blitz al Viminale di un gruppo di attivisti con padre Alex Zanotelli, il missionario comboniano che predica pacifismo e antirazzismo. Davanti al ministero dell’Interno il gruppo è arrivato con uno striscione eloquente: ‘No selezioni, tutti, fateli sbarcare’. Sullo striscione è disegnata anche la nave di una ong e la ‘s’ di selezione ricorda una svastica.

Padre Alex Zanotelli, riferendosi agli sbarchi selettivi, ha affermato: “Sono indignato come essere umano, ancor di più come missionario davanti al rinnovato, indecente spettacolo messo in atto dal nuovo governo”.

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