Parigi: Meloni è la “grande perdente” sui migranti. Tajani: il governo va avanti, siamo sereni

13 Nov 2022 16:50 - di Redazione

La Francia non manterrà l’impegno previsto dal meccanismo europeo di solidarietà di accogliere “poco più di 3mila” migranti presenti al momento in Italia, “di cui 500 entro la fine dell’anno”. Lo ha dichiarato il portavoce del governo francese, Olivier Veran, dopo il caso della Ocean Viking, arrivata venerdì a Tolone.

La Francia non rispetta gli obblighi sui migranti da redistribuire

“L’Italia non mantiene l’impegno fondamentale nel meccanismo di solidarietà europea” e la Francia non manterrà l’obbligo previsto, “ovvero accogliere 3mila migranti attualmente sul territorio italiano“, ha detto Veran all’emittente Bfmtv.

Per la Francia Giorgia Meloni sarebbe la “grande perdente” in questa partita, ma la posizione del governo italiano è tutt’altro che isolata visto che anche i ministri degli Interni di Cipro, Malta e Grecia concordano sul fatto che i loro porti non possono essere l’unico approdo per i migranti e per i profughi.

Piantedosi: il governo parla con un’unica voce

Alla Francia “ci lega una fratellanza antica e la necessarietà di un percorso comune” e dunque “non abbiamo dichiarato guerra” a Parigi – spiega il ministro degli Interni Matteo Piantedosi . Ma “andiamo avanti nell’interesse dei cittadini”. Poi, facendo riferimento a chi ha lanciato “qualche insulto gratuito pensando di incidere sul mio convincimento”, Piantedosi ha assicurato: “Sono assolutamente tranquillo, siamo sulla strada giusta”. Ancora, ha aggiunto il titolare del Viminale: “Ho l’orgoglio e l’onore di far parte di un governo totalmente pulito, monolitico, granitico e convinto di andare avanti per la sua strada e durare cinque anni al servizio del paese. Se qualcuno pensa di indebolirlo azzannando il ventre molle del tecnico si sbaglia di grosso. Stiamo parlando con un’unica voce”.

Tajani: spropositata la reazione della Francia

Anche Antonio Tajani stempera i toni ma senza fare passi indietro. “Nessuno vuole buttare benzina sul fuoco, anzi. Noi vogliamo affrontare il tema dell’immigrazione a livello europeo con grande serenità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri, ospite di ‘Mezz’ora in più’.

“Per noi non c’è nulla da riagganciare” con la Francia, “non abbiamo alcun problema, siamo pronti a parlare con i francesi, ma sono loro che hanno reagito in maniera sproporzionata”, ha proseguito Tajani, secondo cui il comportamento di Parigi è riconducibile a una “questione di politica interna”. Qua sembra – ha continuato – “che gli unici porti sicuri siano quelli italiani, ma ci sono anche i porti tunisini, maltesi, francesi, ce ne sono tanti. Non è scritto da nessuna parte che tutti debbano venire in Italia”. E infine: “Non vorrei che alcune ong, creando attriti tra Stati, decidessero loro la politica migratoria dell’Europa”.

Toti: inaccettabile ciò che accade a Ventimiglia

Intanto, il presidente della Liguria Giovanni Toti si lamenta, su Twitter,  dell’atteggiamento della Francia al confine di Ventimiglia. “Oggi lunghe code alla frontiera tra l’Italia e la Francia a Ventimiglia. Parigi ha aumentato gli agenti sul confine e controlla tutti i veicoli in transito. Una violazione sostanziale del Trattato di Schengen che regola la libera circolazione all’interno dell’Europa, ma soprattutto un danno per i frontalieri liguri che ogni giorno fanno avanti e indietro per lavorare, un danno per il turismo e gli affari su entrambi i lati del confine”.

 

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