Nonna Rosetta di Casa Surace è morta. Il cordoglio social: “Siamo tutti tuoi nipoti” (video)
Lutto nel mondo social, è morta la popolarissima nonna Rosetta, divenuta famosa grazie al gruppo comico Casa Surace, oltre che negli ultimi tempi per essere stata protagonista di diversi spot pubblicitari. Aveva 89 anni. A darne notizia sui social l’account di Casa Surace.
Nonna Rosetta era la nonna vera di uno di Beppe di Casa Surace
«Addio nonna – scrivono – Ti chiamiamo nonna, perché per tutti noi sei stata veramente una nonna, oltre che la migliore amica. E oggi ci fa sorridere tra le lacrime chi ci fa le condoglianze, come fossimo tutti tuoi nipoti. Siamo sicuri che ora sei da qualche parte a preparare un ragù che pippitierà per tutte le ore che vorrai, e ti salutiamo con le ultime parole che hai detto per la nostra grande famiglia: “Stattaccort”. Ci stiamo accorti, tranquilla Ciao, nonna Rosetta».
Nonna Rosetta era realmente la nonna di uno dei componenti del gruppo, Beppe Polito, che la chiamò per caso per una gag. Nata a San Giorgio a Cremano, viveva da tempo a Sala Consilina, in provincia di Salerno, dove il gruppo comico ha la sede. Numerosi i messaggi di cordoglio sui social.
I messaggi di cordoglio sui social:
«È strano come la dipartita di una attrice per giunta non di film o fiction – scrive Carmine Capozzi su Facebook – ma di una pagina social satirica, abbia generato così tanto coinvolgimento emotivo. Questo accade perché i suoi “copriti, statti accorto, hai mangiato, stai sciupato”, aprivano puntualmente cassetti più o meno nascosti della nostra memoria, dove un po’ tutti custodiamo gelosamente e con cura le voci e gli odori di una infanzia sempre più lontana ma non per questo meno meravigliosa. Ciao Nonna Rosetta, e già che sei lì saluta da parte nostra tutti i nonnini che incontrerai».
«La nonna di tutti adesso si dedicherà a non far stare sciupati gli angeli – scrive nel suo post Natalia Montebello Marchesin – Buon viaggio tra le stelle amata nonnina, insegna agli angeli a far pippitiare il ragù come sai fare tu e grazie per averci fatto conoscere simpaticamente il meridione e le sue tradizioni!».