L’ultima dei tecnici Ue: sì a Di Maio inviato nel Golfo Persico. Ma la decisione spetta a Borrell

18 Nov 2022 9:41 - di Natalia Delfino
di maio

Luigi Di Maio si avvicina al ruolo di Inviato speciale europeo nel Golfo Persico. Il panel di tecnici incaricati dall’Ue di valutare i profili, infatti, lo ha indicato come nome preferibile tra i quattro in lizza. Dunque, per quanto possa apparire incredibile in Italia, dove alle elezioni ha ricevuto una sonora bocciatura, l’ex ministro degli Esteri sembra essere stato promosso in Europa. Almeno per quanto riguarda i colloqui preliminari, perché poi la parola finale spetterà all’Alto rappresentante per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, Josep Borrell.

La decisione dei tecnici Ue su Di Maio

Proprio a Borrell, infatti, è indirizzata la raccomandazione dei tecnici, secondo i quali «sulla base delle prestazioni» fornite dai candidati Di Maio sarebbe il nome migliore della quaterna in campo, della quale fanno parte anche l’ex ministro degli esteri cipriota Markos Kyprianou, l’ex inviato dell’Onu in Libia Jan Kubis (slovacco) e l’ex ministro degli Esteri greco e commissario europeo all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos.

Gasparri: «Capisco che è disoccupato, ma si trovi un normale lavoro»

La candidatura di Di Maio a un ruolo tanto delicato, che si vocifera sia arrivata con l’appoggio di Mario Draghi, ha suscitato un certo sgomento in Italia. Di «sconcerto» ha parlato il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, quando qualche giorno fa la notizia è trapelata per la prima volta. «Dopo aver dimostrato tanta presunzione e tanta incompetenza sarebbe davvero assurdo che le istituzioni europee utilizzassero uno come Di Maio per un incarico rilevante e delicato», ha proseguito Gasparri, aggiungendo che «capisco che è disoccupato, ma si trovi un normale lavoro e non continui a portare all’interno di istituzioni la sua totale inadeguatezza». «Personalmente riterrei da parte dell’Unione europea l’affidamento di un incarico a Di Maio un’autentica provocazione nei confronti dell’Italia. Dopo i tanti danni fatti alle istituzioni e alla politica – ha quindi concluso Gasparri – Di Maio invece che farsi inviare nel Golfo Persico si faccia inviare a casa e ci rimanga».

La Lega presenta una interrogazione a Borrell

È stato poi l’eurodeputato della Lega, Paolo Borchia, sempre in quei primi giorni a presentare una interrogazione a Borrell «affinché spieghi quali sono i punti in base ai quali si ritiene che il curriculum vitae di Luigi Di Maio sia adeguato per essere proposto per una posizione simile».  «Apprendiamo dagli organi di stampa – ha detto Borchia – che Di Maio, ex ministro degli Esteri, fuori dal governo italiano per aver perso le ultime elezioni politiche e probabilmente attualmente inoccupato, sarebbe in corsa per la carica di inviato speciale dell’Unione europea nel Golfo Persico per occuparsi di energia e gas». «La notizia, se fosse fondata, avrebbe dell’incredibile se non altro perché sfuggono ai più i requisiti che lo renderebbero idoneo a ricoprire questo ruolo tanto rilevante quanto delicato. Ricordiamoci che aveva anche fatto arrabbiare i sauditi per questioni di armi: l’utilità di Di Maio in quel posto rischierebbe di essere pari a zero, il che significa che non lo manderebbero certo per farlo lavorare».

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