L’Ong tedesca Sos Humanity fa causa al governo e anche ricorso al Tar del Lazio

8 Nov 2022 16:12 - di Paolo Lami
navi ong

Dopo i tentativi di forzare la mano ora le Ong passano alle azioni legali contro l’Italia e gli italiani che vogliono tutelare i propri confini e proteggersi da un’invasione di clandestini pianificata a tavolino.

La ong tedesca Sos Humanity che ieri ha tentato di far sbarcare i clandestini raccolti davanti alle coste africane ha avviato, ha svelato una portavoce dell’organizzazione, Petra Krischok, citata dall’agenzia di stampa Dpa, un’azione legale contro la decisione delle autorità italiane di non consentire a 35 extracomunitari di sbarcare nel porto di Catania. I 35 clandestini hanno ufficialmente iniziato da oggi lo sciopero della fame.

Una richiesta urgente di asilo era stata presentata al Tribunale della città siciliana per i clandestini, che dovevano restare sulla nave Humanity 1 per due giorni dopo essere entrati nel porto di Catania.

È stata presentata anche una denuncia al Tribunale Amministrativo di Roma contro un decreto emesso dal Viminale.

Ieri 3 clandestini di cui due siriani, che erano a bordo della nave Geo Barents si erano lanciati in mare ed oggi uno dei due siriani è stato portato via in ambulanza perché aveva febbre alta a 39.

“I medici che stanno facendo ispezione a bordo diranno quante persone devono scendere in base al loro criterio, noi continuiamo a spingere affinché scendano tutti. Questa seconda visita non è un favore, è un dovere. È un obbligo assistere queste persone. Abbiamo cura del loro benessere – dice il capo missione di Msf Juan Matias Gil. – Alla Geo Barents non è arrivata alcuna comunicazione dalle autorità italiane di lasciare il porto”.

“Sono due medici psicologi e stiamo aspettando un medico clinico per verificare le infezioni cutanee – evidenzia il capo missione della Geo Barents. – L’ispezione a bordo dell’Usmaf è avvenuta in seguito alla nostra richiesta di ieri”.

“La situazione è critica. Queste sono persone rimaste a bordo dopo dodici giorni su una nave, li abbiamo recuperati su dei barconi instabili e l’unica fortuna che il mare era calmo sennò parlavamo di cadaveri – sostiene Candida Lobes di Msf parlando con i giornalisti dal molo 10 del porto di Catania dove ormeggia la nave Geo Barents con 212 clandestini a bordo. – Al momento stiamo cercando di tranquillizzarli, ci sono psicologi a bordo e ieri abbiamo fermato un’altra persona che voleva lanciarsi in mare”.

In tutto sono 99 i minorenni non accompagnati scesi dalla nave Humanity 1 e sono stati affidati a strutture idonee; 94 ragazzi che sono adesso a Ragusa, e quattro ragazze, tre a Piazza Armerina (Enna) e una a Giarre (Catania).

Nella “distribuzione” si e’ tenuto conto oltre che della familiarità tra i minorenni, anche dei rapporti di amicizia. Non risultano invece minorenni non accompagnati scesi dalla Geo Barents.

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