Lombardia, il gran rifiuto di Pisapia: «Largo ai giovani». E sulla Moratti: «Operazione suicida»

10 Nov 2022 8:40 - di Michele Pezza
Pisapia

Il centrosinistra deve evitare di «imbarcarsi nella più grande operazione suicida della sua storia». A parlare, in un’intervista al Corriere della Sera, è Giuliano Pisapia, 73 anni, già sindaco di Milano e ormai ultima spiaggia di un Pd senza candidati per la regione Lombardia. È a lui che ha infatti pensato Enrico Letta nella speranza di togliere le castagne dal fuoco senza scottarsi le mani. Ma gli è andata male: Pisapia ha risposto picche, pur senza rinunciare di dire la sua. E quando parla di «operazione suicida» si riferisce all’opzione Letizia Moratti, proposta dal Terzo polo, sulla quale ufficialmente il Pd dice “no” ma che raccoglie anche qualche “” in quella parte di sinistra che si alleerebbe con chiunque pur di prevalere. Da tanto «cinismo», invece, Pisapia prende le distanze.

Pisapia dice “no” alla candidatura in Regione

«Un conto è cambiare opinione – sottolinea -, altro è essere coerente: chi cerca voti dal centrosinistra solo perché la destra non o ha voluto come candidato non è coerente ma cerca solo il potere». È l’identikit della Moratti, fino a ieri vice di Attilio Fontana al Pirellone e ora fiche lanciata da Calenda e Renzi sulla roulette delle elezioni regionali. È lo stesso Pisapia a sciorinare il curriculum politico di donna Letizia. «Parla della Moratti candidata dalla destra al Quirinale al posto di Mattarella – chiede – ? O di quella che fino a pochi giorni fa trattava un posto da ministra nel governo Meloni e lamentava pubblicamente la mancata conferma della promessa, vera o non vera, di essere la candidata del centrodestra alle prossime Regionali?».

«Ma Letizia non è Casini»

Una stroncatura che più netta non si potrebbe. Del resto Pisapia è l’uomo che nel 2011 la Moratti la sconfisse impedendole di bissare il mandato a Palazzo Marino. «Oggi ho 73 e finirei il mandato alla soglia degli 80», puntualizza. Ragion per cui consiglia a Letta di «lasciare spazio alle nuove generazioni». Ma non senza prima assestare  l’ultima stoccata a chi nel centrosinistra punta sulla Moratti ricordando la parabola di Casini, prima col centrodestra e ora col Pd. «Per Casini – replica – sono passati 10 anni, per la Moratti neppure 10 minuti».

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *