La svolta (a destra) di Twitter preoccupa il presidente Biden: “Sparge bugie in tutto il mondo”

5 Nov 2022 10:29 - di Laura Ferrari
Biden Twitter

Ore che Twitter potrebbe ospitare di nuovo Donald Trump, il presidente americano Joe Biden è improvvisamente preoccupato dai Social. Biden, intervenendo a un evento elettorale per i dem, ha parlato di Elon Musk e del suo acquisto della piattaforma di social media, Twitter, ha detto che “sputa bugie in tutto il mondo”.

Biden è preoccupato da Twitter (ora che sarà meno moderato)

“Ora siamo tutti preoccupati”, ha detto il presidente a una raccolta fondi a Rosemont, Illinois, sottolineando che “non ci sono più editori in America”. I commenti di Biden arrivano dopo che ieri Twitter ha avviato il licenziamento di metà dei propri dipendenti. E come riporta la Cnn, la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha dichiarato che Biden è stato “esplicito riguardo all’importanza che le piattaforme di social media continuino ad adottare provvedimenti per ridurre l’incitamento all’odio e la disinformazione”.

Musk sui licenziamenti: “Perdiamo 4 milioni di dollari al giorno, non avevo scelta”

Lo stesso Elon Musk è tornato sul licenziamento del 50% dei dipendenti di Twitter. Sui licenziamenti “non avevo scelta”, la società perde “quattro milioni di dollari al giorno”. Elon Musk, nuovo padrone di Twitter, giustifica così la decisione di mandare a casa la metà dei dipendenti, ai quali, assicura in un cinguettio, “sono stati offerte di tre mesi di indennità, che è il 50% in più di quanto previsto dalla legge”. E poi scrive: “Di nuovo, per essere chiari, il forte impegno di Twitter per la moderazione dei contenuti rimane assolutamente invariato”.

La domanda del giorno: “Quando torna Trump su Twitter?”

Il businessman fondatore di Tesla, che nei giorni scorsi ha rilevato il social per 44 miliardi di dollari, pari a 44 miliardi di euro, ha voluto così rispondere alle preoccupazioni sollevate da gruppi e attivisti per la sicurezza online, secondo cui Musk potrebbe allentare le politiche di moderazione e revocare i divieti permanenti imposti da Twitter ad alcune personalità note, tra cui l’ex presidente americano Donald Trump. Queste preoccupazioni sono state alimentate dallo stesso miliardario, che ha cercato di attribuire la colpa del “massiccio calo delle entrate” di Twitter a “gruppi di attivisti” che “cercano di distruggere la libertà di parola in America”. Ma in un tweet Yoel Roth, responsabile della sicurezza e dell’integrità di Twitter, ha assicurato che la maggior parte degli oltre duemila moderatori di contenuti che lavorano alla “revisione” principale non sono stati colpiti.

 

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