Elezioni di midterm, la paura fa 90 fra i dem Usa, l’America sta per voltare le spalle a Biden
A meno di una settimana dalle elezioni di midterm, con la consapevolezza dei democratici che l’America sta voltando le spalle a Joe Biden – i sondaggi, disastrosi, dipingono un quadro a tinte fosche per i dem – l’inquilino della Casa Bianca si gioca la sua ultima carta rispolverando la questione dell’assalto al Congresso. E, per questo motivo, stasera pronuncerà un discorso concentrato sulle minacce alla democrazia sfruttando, anche, la vicenda dell’attacco al marito di Nancy Pelosi da parte di un aggressore che affermava di voler colpire la Speaker democratica.
Il discorso di Biden sarà strategicamente pronunciato nei pressi di Capitol Hill, ad Union Station, proprio per ricordare “il 6 gennaio, quando abbiamo visto le violenze tese a sovvertire il processo democratico”, ha detto ad Axios la consigliera della Casa Bianca, Anita Dunn.
Ma potrebbe anche rappresentare un boomerang, l’ammissione implicita che i dem e Biden stanno raschiando il fondo del barile nel tentativo, disperato, di cambiare in corsa lo scenario che si va prospettando e che gli è sfavorevole.
“Ci possiamo aspettare di ascoltare questa sera dal presidente quello che sta ripetendo nelle ultime settimane, che c’è in gioco molto per la democrazia e che tutti hanno un ruolo – ha aggiunto la vice capo dello staff Jen O’Malley Dillon – e l’altra cosa importante è che la gente possa votare, la democrazia funziona per assicurare che ogni voto conti”.
Ma, aldilà di questi bei discorsi, la faccenda è drammaticamente seria. In California la paura di perdere fra o democratici fa 90.
In Florida Joe Biden si è scagliato contro Ron DeSantis, il governatore della Florida considerato un possibile candidato repubblicano alla Casa Bianca tra due anni, bollandolo come un “Donald Trump incarnato”.
Facendo campagna elettorale per Charlie Christ, il candidato democratico indietro nei sondaggi rispetto a DeSantis, il presidente ha sottolineato l’importanza dei risultati elettorali in Florida il prossimo 8 novembre: “il resto del mondo ci guarda, Charlie, è veramente importante che uno stato delle dimensioni della Florida vada dalla parte giusta della storia”. Un appello che da il senso di disperazione dei dem.
Con i sondaggi che continuano a pronosticare una valanga rossa, come il colore dei repubblicani, per midterm, i democratici tremano perfino in uno Stato roccaforte come New York.
E dopo Barack Obama, che in questi ultimi giorni di campagna elettorale è impegnato in un tour a sostegno dei democratici concentrati nei duelli decisivi, scende in campo un altro pezzo da novanta, Bill Clinton.
L’ex-presidente dem sta sostenendo in particolare due deputati, Pat Ryan e Sean Patrick Maloney, impegnati in difficili campagne per la rielezione anche a causa della ridefinizione dei distretti elettorali.
Ma a preoccupare in modo particolare i dem è la corsa per la poltrona di governatore in cui Kathy Hochul – alla guida dello Stato da quando nell’agosto del 2021 Andrew Cuomo si è dimesso a causa di uno scandalo per molestie sessuali – ha visto pericolosamente ridursi nelle ultime settimane il vantaggio a due cifre che aveva sullo sfidante repubblicano Lee Zeldin.
Nell’attacco contro i dem – che da oltre 20 anni hanno la guida dello stato di New York – il deputato martella su due problemi che i newyorkesi sentono molto, criminalità e inflazione.
“Sono preoccupato, credo che ogni democratico dovrebbe esserlo – ha ammesso a The Hill Rich Azzopardi, portavoce di Cuomo – la gente pensa che la criminalità sia fuori controllo, la maggior parte dei dem risponde mostrando statistiche che mostrano il contrario, ma la gente non si sente fisicamente ed economicamente sicura e non bastano le statistiche a convincerli”.