È morta Irene Cara, voce e colonna sonora degli anni ’80 coi successi da Oscar di “Fame” e “Flashdance”
Irene Cara non c’è più. La voce che ha accompagnato gli anni Ottanta. E che con Fame e Flashdance… What a Feeling, ha firmato le famosissime colonne sonore di quegli anni – grazie alle quali vinse per due volte l’Oscar per la migliore canzone – si è spenta in Florida a 63 anni. Le cause del decesso della cantante e attrice statunitense non sono ancora state rese note. La sua agente, Judith A. Moose, che ha dato l’annuncio dell’addio sui social, ha dichiarato: «È con profonda tristezza che a nome della sua famiglia annuncio la scomparsa di Irene Cara. La famiglia di Irene ha chiesto privacy mentre elaborano il loro dolore. Era un’anima meravigliosamente dotata, la cui eredità vivrà per sempre attraverso la sua musica e i suoi film».
È morta Irene Cara, Oscar per “Fame” e “Flashdance”
Nata a New York, nel quartiere del Bronx, il 18 marzo 1959, raccontava di vantare origini africane, cubane e portoricane e fin da piccola aveva iniziato a cantare in trasmissioni televisive di lingua spagnola. Entrò anche a far parte delle cinque finaliste di Little Miss America. E proprio di quella matrice multietnica della sua provenienza africana e sudamericana, l’artista aveva fatto tesoro per la sua carriera. Un punto fermo del suo stile e della forza delle sue performances, su cui Irene Cara ha fatto leva sin dagli esordi nel 1979 quando, appena ventenne, esordisce nel cast della serie tv Radici-Le nuove generazioni, ideata e prodotta da Marlon Brando.
Era Coco in “Saranno Famosi”, il personaggio che l’ha rivelata al mondo
Ma è nel 1980, grazie al film Saranno famosi, che diventa popolare in tutto il mondo. Il suo personaggio è l’aspirante ballerina e cantante Coco Hernandez, e canta anche il tema della pellicola, Fame, che vincerà l’Oscar per la migliore canzone. Anche un altro brano, tratto dal film e sempre interpretato da lei, fu nominata agli Oscar: Out Here On My Own. Mentre, per la colonna sonora del film di Alan Parker, incise anche Hot Lunch Jam. Un titolo che segna la svolta della sua vita, trasformandola da esordiente in protagonista di successo, pronta a emergere in quel gruppo di studenti di danza, canto e recitazione della High School of Performing Arts di New York.
Sotto, nel video da Youtube in cui canta Out Here On My Own per Saranno Famosi
Una carriera brillante: due Oscar e una nomination al Grammy Award già agli esordi
Non per niente, l’enorme successo di Saranno famosi procura a Irene Cara anche una nomination al Grammy Award nel 1980 come migliore nuova cantante femminile e migliore nuova artista pop. La strada è tracciata: e la consacrazione arriva nel 1983, quando l’artista raggiunge l’apice della sua carriera musicale con il brano Flashdance… What a Feeling, scritto in collaborazione con Giorgio Moroder. Tema portante del film Flashdance di Adrian Lyne, che lanciò la protagonista Jennifer Beals, all’epoca ventenne. Sia il film che la canzone ottengono un successo planetario, vincendo anche l’Oscar per la migliore canzone nel 1984. E incorona Irene Cara prima cantante ispanica a riceverlo come autrice.
Irene Cara e la scalata all’Olimpo delle divinità musicali
Il singolo verrà remixato e ricantato varie volte negli anni. E nel 2007 Flashdance… What a Feelin” si piazza alla posizione numero 22 fra le canzoni di maggior successo della storia della musica. Oltre che il quarto titolo di maggior successo di un’artista femminile dietro Believe di Cher. My Heart Will Go On di Céline Dion. E I Will Always Love You di Whitney Houston. Irene Cara è nell’Olimpo degli Dei. Da quel momento in poi, però, la sua carriera non conosce altri picchi. Quando Saranno famosi diventa una serie televisiva, lei non accetta di continuare ad interpretare il ruolo di Coco Hernandez. Preferendo realizzare una sitcom semi autobiografica incentrata sulla sua personalità dal titolo Irene. Ma la serie, pur ottenendo i favori della critica, viene soppressa per i bassi ascolti ottenuti.
Carasmatic, il quinto e ultimo album non ottiene il successo sperato
Nel 1984 pubblica il singolo Breakdance, che segna il suo ultimo ingresso nella top ten americana all’ottavo posto. Successivamente recita in alcune commedie di scarso successo come Per piacere… non salvarmi più la vita e Ore 13: dopo il massacro la caccia. E nel 1987 pubblica il suo quinto ed ultimo album, Carasmatic, che però non ottiene il successo sperato. Tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta continua a recitare al cinema. In teatro. E in televisione, dandosi anche al doppiaggio. Ma ormai è lontana dal successo dei primi anni di carriera.
Negli Anni ’90 Irene Cara torna alla musica, nei 2000 di dedica ai concerti dal vivo. Qualche reality, poi…
A metà degli anni Novanta incide dei singoli di eurodance. Tra questi, anche due rifacimenti di brani italiani ma, con testi diversi: You need me, cover di Ti sento dei Matia Bazar. E All my heart, cover di Movin’on dei Novecento. Negli anni 2000 si è concentrata sulla sua attività dal vivo, sia come solista. Che con il suo gruppo Hot Caramel con il quale è tornata ad incidere un album nel 2011 dal titolo Irene Cara Presents Hot Caramel. E band con cui si è esibita fino al 2016. Ha preso parte anche a due reality show musicali: il primo nel 2005 Hit Me, Baby, One More Time per la Nbc. Mentre nel 2008 la ritroviamo in Gone Country. Poi un lungo silenzio. Fino ad oggi…