Covid, Schillaci chiarisce e rilancia: coi vaccini evitati 150.000 morti. Mai avuto dubbi sulla loro efficacia

18 Nov 2022 12:52 - di Redazione
Schillaci

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo oggi alla Camera a un’interpellanza urgente, ha confermato l’efficacia e sottolineato i risultati conseguiti con la campagna vaccinale. Ribadendo che: «In Italia dal 27 dicembre 2020, giorno di avvio delle vaccinazioni anti-Covid, al 31 gennaio 2022, i dati consentono di stimare che la campagna vaccinale contro Covid-19 in Italia ha permesso di evitare oltre 500mila ospedalizzazioni, oltre 55mila ricoveri in terapia intensiva e circa 150mila decessi. Rimarcando quanto e perché «questi dati confermano l’importanza della vaccinazione nel prevenire nuove infezioni. Ricoveri in terapia intensiva. E decessi».

Schillaci, con l’intervento in Aula sulle misure Covid mette i puntini sulle “i”

Non solo, volendo sgomberare il campo da equivoci e polemiche strumentali una volta per tutte, il ministro della Salute parlando in Aula questa mattina ha chiarito con fermezza anche che, «con riferimento alla necessità di ribadire l’importanza della vaccinazione anti Covid-19 per il contrasto all’epidemia, posso con serenità affermare che in nessun momento è stata messa in discussione dal Governo. Dal presidente del Consiglio dei ministri. E dal sottoscritto. E ancora: «Anche il sottosegretario di Stato alla Salute, Marcello Gemmato, le cui dichiarazioni sono state evidentemente decontestualizzate, ha già avuto modo di smentire qualsivoglia malevola interpretazione», ha dichiarato Schillaci.

Covid, l’annuncio del ministro di una campagna di comunicazione mediante spot televisivi e radiofonici

Quindi, il titolare del ministero della Salute è passato a illustrare le nuove iniziative in materia di contrasto all’epidemia. E, per esempio sulla campagna vaccinale, ha anticipato che «dal 1 dicembre prossimo il mio dicastero, in collaborazione con il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, avvierà una campagna di comunicazione mediante spot televisivi e radiofonici. Contenuti da diffondere sia sulle reti Rai. Che sugli altri network nazionali e locali. Per promuovere la vaccinazione anti Covid-19 e la vaccinazione antinfluenzale». Non solo. «Nella campagna informativa, che sarà la principale per il periodo dicembre 2022-gennaio 2023 – ha aggiunto Schillaci – verrà anche ricordato che le due vaccinazioni, quella anti Covid-19 quella antinfluenzale, possono essere eseguite in una sola seduta».

«Mai pensato di abbandonare l’uso delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa»

E non ancora tutto. Perché, oltre a quella che il ministro ha definito «una iniziativa che fa seguito agli ordinari strumenti di comunicazione del ministero della Salute. Da sempre finalizzati a promuovere il vaccino anti Covid-19 (e in questo periodo anche quello antinfluenzale)», Schillaci ha chiarito anche eventuali incomprensioni sull’utilizzo delle mascherine. Rispetto alle quali ha sostenuto: «Vorrei ribadire chiaramente che mai questo Governo. E mai io, abbiamo pensato di abbandonare l’uso delle mascherine negli ospedali e nelle Rsa. Anzi, nella circolare che ho firmato il 31 ottobre scorso – precisa – ho parlato non solo dell’endemia oggi da Covid-19. Ma anche dell’avvicinarsi della stagione influenzale. D’altronde le mascherine sono sempre state un presidio molto utile negli ospedali, anche prima della pandemia».

Da Schillaci chiarimenti anche sulla pubblicazione settimanale dei dati Covid

Infine, sui dati Covid, Schillaci ha puntualizzato «che la raccolta di dati della sorveglianza integrata del Sars-CoV-2, per il monitoraggio della situazione epidemiologica e delle condizioni di adeguatezza dei sistemi sanitari regionali, continua a essere giornaliera come disposto da decreto. Pertanto, solo la pubblicazione dei dati a partire dal 28 ottobre 2022 avviene con cadenza settimanale. Ma i dati sono comunque sempre disponibili e su richiesta ostensibili». Specificando ulteriormente a stretto giro che: «Attualmente le modalità di gestione e divulgazione delle informazioni rilevate tramite la sorveglianza Covid prevedono la pubblicazione settimanale il venerdì degli open data. Il formato dei dati pubblicati sulla piattaforma non varia. E viene quindi resa disponibile l’informazione granulare relativa ai dati giornalieri per il periodo dei 7 giorni antecedenti».

Schillaci, ministro e medico rilancia: «Nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto costituzionale alla salute»

Una modalità – ha concluso il ministro Schillaci –che permette di rendere fruibili i dati per la comunità scientifica e per tutte le organizzazioni che realizzano analisi avendo come fonte dati la sorveglianza Covid basata su dati aggregati». Fermo restando che «rimane garantita la possibilità alle autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie, anche quotidiane. Tra l’altro ho più volte dichiarato che, qualora ci fossero degli scostamenti significativi sui dati giornalieri, sarei io il primo a darne informazione». Chiosando con una sottolineatura, volta a rassicurare gli onorevoli interpellanti, con cui Schillaci ha precisato: «Nel rispetto del mandato che ho recentemente assunto come ministro della Salute. E nel rispetto della mia professione di medico, nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto costituzionale garantito alla salute e alla cura di tutti i cittadini italiani». Più chiaro di così…

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