007 britannici, la cruda realtà sui riservisti russi: inviati a morire equipaggiati e addestrati male (video)

25 Nov 2022 11:46 - di Lorenza Mariani
007 britannici

Il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano dell’intelligence sulla situazione nel Paese lo denuncia a chiare lettere. E tinte fosche: i riservisti russi non sono adeguatamente addestrati ed equipaggiati. Ed un gran numero di loro ha perso la vita al fronte nel Donbass. Precisando, nel rapporto che il dicastero del Regno Unito ha pubblicato su Twitter, che «i riservisti russi mobilitati probabilmente hanno subito perdite particolarmente pesanti dopo aver dovuto scavare trincee sotto il fuoco dell’artiglieria intorno alla città di Svatove, nell’oblast di Luhansk. Nella regione di Donetsk, i riservisti sono morti in gran numero durante gli assalti frontali contro linee di difesa ucraine ben attrezzate intorno a Bakhmut».

007 britannici: riservisti russi male equipaggiati e non adeguatamente addestrati

Dunque, a due mesi dalla chiamata alle armi, strategica quanto emergenziale, il bilancio per Mosca è tutt’altro che positivo. Non per niente, gli 007 inglesi hanno aggiunto nel loro report consuntivo, che due mesi dopo che il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato una «mobilitazione parziale», la situazione con i mobilitati «è spesso caratterizzata da confusione sui motivi della coscrizione. Che l’addestramento e l’equipaggiamento personale sono inadeguati. E le missioni di combattimento sono estenuanti». Per non parlare del fatto che c’è ancora molta confusione sull’idoneità al servizio dei riservisti in generale, in quanto alcuni di loro soffrono di «gravi condizioni di salute croniche».

007 britannici, le famiglie dei riservisti russi mandati allo sbaraglio pronte a tutto pur di protestare

E ancora. «La maggior parte dei riservisti mobilitati ha già prestato servizio in precedenza. E numerosi esempi indicano che, molto probabilmente, non c’è stata un’adeguata revisione dello stato medico degli arruolati della «mobilitazione parziale». Un contesto, insomma, in cui l’intelligence britannica sottolinea come e perché il Cremlino sia in questa fase «probabilmente preoccupato». Preoccupazioni militari e strategiche a cui si aggiungono quelle legate al fatto che ormai, sempre più famiglie dei riservisti, si dichiarano disposte a rischiare l’arresto pur di protestare contro le condizioni in cui prestano servizio i loro parenti.

Anche Kiev fornisce i “suoi” numeri dal fronte di guerra

Intanto, il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, riporta anche “le sue cifre” che – va detto – non è possibile verificare in modo indipendente. Un report che comunque parla di 430 uomini che la Russia avrebbe perso solo nell’ultimo giorno. E che farebbe salire a 86,150 le perdite fra le fila di soldati inviati da Mosca dal giorno dell’attacco all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio…

sotto, il video della disordinata ritirata dei soldati russi da Kherson

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